Bruciore vaginale persistente

28 gennaio 2025

Bruciore vaginale persistente


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28 gennaio 2025

Bruciore vaginale persistente

Salve, è dal mese di ottobre 2024 che ormai convivo e combatto con un bruciore vaginale, tanto da esserne demoralizzata. Mi spiego: ad inizio ottobre avverto bruciore e prurito nella parte intima, senza la presenza di perdite. Mi rivolgo ad un specialista, il quale sostiene che ho una infezione vaginale da candida, senza effettuare tamponi. Mi prescrive ovuli serta die, da assumere 1 a distanza di una settimana dall’altro. Passano 15 giorni ma il bruciore permane, il ginecologo mi suggerisce di applicare una crema lenitiva per 5 giorni e 3 ovuli clindax, ma nulla. Ritorno e mi prescrive una crema cortisonica per poi suggerirmi in altra con antidolorifico. Nel frattempo mi rivolgo ad un altro ginecologo il quale dopo aver effettuato i tamponi vaginali e cervicali, da cui emergeva in infezione batterica da Klebsiella e da mycroplasma hominis, mi prescrive antibiotico bassando più ovuli clindax e i proibitivi Crispact. Ripeto i tamponi dopo 15 giorni dalla cura, bruciore sempre presente, ricompare l infezione da klebsiella, pertanto mi prescrive l antibiotico Cefixoral per 5 giorni. Mi chiedo se le cure che sto facendo sono utili o sto solo peggiorando la mia situazione giacché questo bruciore non passa e alle volte è così intenso che mi sembra di avere una bruciatura all altezza della vulva, e vorrei qualche consiglio in merito per uscire da questa situazione demoralizzante. Grazie in anticipo.

Risposta del 28 gennaio 2025

Risposta a cura di:
Dott. PIERGIORGIO BIONDANI


Gentile ragazza, lasituazione che lei descrive appare effettivamente demoralizzante. Il persistere del dolore nonostante le ripetute terapie effettuate incide negativamente sulla qualità di vita sia personale che, eventualmente, di coppia. Purtroppo a distanza, senza una valutazione diretta del problema, è impossibile formulare un'ipotesi diagnostica per la sua situazione specifica. In linea generale un quadro quale quello da lei descritto, soprattutto l'accenno che lei fa ad un bruciore persistente della vulva, potrebbe far pensare all'instaurarsi di un problema di vulvodinia. Si tratta, come forse lei ben saprà, di una attivazione eccessiva delle fibre nervose della vulva che conducono le sensazioni dolorose probabilmente dovuta ad infezioni passate, ma che persiste, indipendentemente dalla loro presenza in atto. Se così fosse le terapie antibiotiche avrebbero poco effetto. Penso pertanto che sia utile una visita di persona presso un medico di sua fiducia, con particolare preparazione nel campo del dolore sessuale femminile, per una più precisa valutazione del problema, e, di conseguenza, l'inizio delle terapie più idonee per alleviare la situazione di sofferenza in cui lei si trova. Cordiali saluti dott. Piergiorgio Biondani.


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