Calcolosi vescicale

14 marzo 2021

Calcolosi vescicale


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13 febbraio 2021

Calcolosi vescicale

Gentile Dottor Borsa, sono affetto da calcolosi vescicale recidivante (ossalato di calcio) ed, in assenza di alcun consiglio per la prevenzione da parte dei numerosi specialisti che mi hanno avuto in cura per litotrissia in vari reparti ospedalieri, mi son rimboccato le maniche ed ho cominciato a fare ricerche. Anche perché dovrei rioperarmi ma con gli ospedali nelle attuali condizioni è difficile e - per me - particolarmente rischioso per patologie varie di cui soffro; e così cerco almeno di non far crescere i calcoli che ho già sperando che la situazione sanitaria migliori. Sono arrivato a trovare il Lithos (2 bustine/die), ed ho trovato la Sua ricerca sul Phillanthus niruri, con diversi articoli del 2018 che purtroppo dicono piuttosto poco. Alla luce di eventuali successive esperienze può fornirmi qualche ulteriore notizia sull'argomento ? La ringrazio sentitamente. franco G.

Risposta del 14 marzo 2021

Risposta a cura di:
Dott. PAOLO MARIO ERMINIO SALSI


Di solito la causa della calcolosi vescicale è l'ostruzione delle vie urinarie, difficilmente dipende da una causa metabolica; vista la Sua età posso immaginare che sia contestualmente affetto da iperplasia prostatica benigna (IPB), che è la principale causa di calcolosi vescicale secondaria, pertanto Le consiglierei di rivolgersi ad un urologo per valutare l'eventualità di un intervento disostruttivo (TURP o ThuLEP).
Il fatto che siano composti da ossalato di calcio mi fa presumere però che sia possibile una loro genesi intrarenale, con successiva migrazione dei calcoli in vescica, dove possono poi accrescersi per la presenza delle difficoltà allo svuotamento vescicale indotte dall'ostruzione di cui sopra. Senz'altro il Phillantus niruri e il citrato di potassio e magnesio riducono il rischio di precipitazione dell'ossalato; esiste anche in commercio un integratore a base di fermenti (Lactobacillus acidophilus e Lactobacillus paracasei) che aumenta il metabolismo dell'acido ossalico (io lo conosco come OSSALACTIS, non so se esistano prodotti equivalenti con altro nome commerciale, potrà senz'altro rivolgersi al Suo farmacista che la informerà al riguardo) ed è molto efficace, stando a studi in materia, in condizioni che aumentano il rischio di litiasi ossalica, come ad esempio gli esiti di chirurgia bariatrica (vale a dire gli interventi che vengono utilizzati per provocare un malassorbimento iatrogeno al fine di determinare un dimagrimento massivo, che attualmente si eseguono frequentemente nei grandi obesi).

paolo mario erminio salsi
Urologia
Specialista in Urologia


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