13 aprile 2022
Formazione solida ovalare di circa 16mm rene destro
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09 aprile 2022
Formazione solida ovalare di circa 16mm rene destro
Salve, nel mese di febbraio del 2021 accidentalmente una tac ha rivelato una formazione solida ovalare di circa 16mm a sviluppo parzialmente esofitico in corrispondenza del polo superiore del rene destro, formazione che mostra intensa e disomogenea impregnazione dopo mezzo di contrasto. Soffro di insufficienza renale al terzo stadio. Mi è stato sconsigliato da alcuni nefrologi interpellati la exeresi preferendo un controllo attivo. La ecografia non riesce a individuarlo, come pure non è chiaro alla risonanza magnetica senza mezzo di contrasto poichè i reni presentano numerose piccole cisti corticali. Dovrei ripiegare per la risonanza o la tac con mezzo di contrasto ma ho paura delle conseguenze. Tra l'altro il nefrologo mi parlava di risonanza l'urologo di tac. Ho le idee piuttosto confuse e non so a chi dare ascolto. Il mezzo di contrato per non arrecare ulteriori danni dovrebbe richiedere una preparazione? quale?In attesa di un consiglio, ringrazio e salutoRisposta del 13 aprile 2022
Risposta a cura di:
Prof. ALESSANDRO SCIARRA
Buongiorno,
una formazione solida renale puo' essere rappresentata da un carcinoma a cellule renali ma anche da formazioni benigne come un oncocitoma. Le dimensioni di 16 mm indicano una formazione molto piccola che puo' essere sottoposta a controllo attivo. Nel caso di un non incremento delle dimensioni si continuerà' a controllare senza asportare la formazione, mentre nel caso di un aumento volumetrico bisognerà' asportarla per due motivi: 1. e' più' probabile si tratti di una formazione maligna; 2. se le dimensioni aumentano troppo l'impatto sul rene e sulla sua funzionalità' sara' maggiore e l'intervento chirurgico potrebbe costringere all'asportazione di tutto il rene. Potremmo dire che un aumento che raggiunge i 2. 5 cm e' un limite per passare ad un trattamento attivo.
La chirurgia di asportazione della sola massa con dimensioni fino a 2. 5 cm puo' essere eseguito con un impatto minimo sulla funzione renale e basso rischio di sanguinamento. Masse di dimensioni maggiori possono determinare un impatto maggiore sulla funzione renale.
Un alternativa alla chirurgia puo' essere un trattamento di crioterapia TC guidata della neoformazione ( sempre su dimensioni che raggiungono 2 e non superano 3 cm).
Per quanto riguarda i controlli direi che il parametro da controllare e' l'aumento dimensionale. TC o RM danno simili affidabilità' e quindi puo' essere utilizzata uno delle due senza importanti differenti. Per ridurre la tossicità' del mezzo di contrasto si possono utilizzare esami senza mdc se permettono comunque di identificare la massa e determinarne con precisione le dimensioni.
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Urologia
Specialista in Urologia
Roma (RM)
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