22 gennaio 2007
Non so più a chi rivolgermi. mi devo operare?
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18 gennaio 2007
Non so più a chi rivolgermi. mi devo operare?
scusate, ma ripropongo la mia domanda perchè mi hanno chiamato per operarmi all'ernia iatale (ma tutti i dottori non chirurghi che mi hanno visitato in questi mesi mi hanno sconsigliato l'intervento), la mia situazione è questa: 2 anni fa mi hanno diagnosticato un ernia iatale, presentatasi solo con sintomi di infarto. da allora questa patologia non mi ha creato alcun problema di reflusso o di digestione. da 7 mesi questi sintomi sono ricomparsi acutizzati, mi hanno diagnostica un laparocele, (20 anni fa sono stato operato di cistifellea e sotto la cicatrice in effetti si notava uno scalino). mi hanno messo a dieta per l’una e per l’altra patologia. ma a distanza di 7 mesi e kg persi i sintomi continuano a comparire senza alcuna possibilità di casistica. si presentano in fase acuta per un paio di giorni ne in base al cibo ne agli sforzi, anzi ho notato che a volte pur mangiando anche pesante o facendo grandi camminate (sono un cacciatore) non si presentano. le medicine che prendevo (gaviscon axagon plasil e buscopan che tra l'altro era l'unico a togliermi il dolore)non fanno più alcun effetto, il medico di famiglia mi ha sostituito il buscopan con 3 pasticche di lexil al giorno, ma anche con questo medicinale che mi fa perdere lucidità i dolori si sono presentati anche più forti del solito. Mi hanno ridato la vecchia terapia. Dall' ecg risulta un lieve distacco del pericardio. Ma gli enzimi cardiaci sono nello standard. scusate se riscrivo e se mi dilungo ma ho paura che i miei dottori per quanto bravi e attenti si siano fossilizzati sull'ernia iatale non indagando su magari altree ipotesi. Ho paura che pur ooperandomi non si risolva nulla. grazie ancora per l'attenzione. P.Risposta del 22 gennaio 2007
Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI
Con l’intento di stabilire sempre le cause che determinano la patologia, occorre stabilire il motivo per cui lei continua a presentare quei sintomi dolorosi, ma anche la spiegazione del “ecg risulta un lieve distacco del pericardio”.
Sicuramente è presente l’Helicobacter Pylori, il quale può anche influire su quei disturbi cardiaci, ma può influire anche un virus che nella maggior parte dei casi, di interessamento delle sierose cardiache è il Coxakie, nelle sue diverse specie.
Quindi una infiammazione cronica attiva persistente, in diverse zone dell’organismo; questa infiammazione crea una situazione di acidità in queste, acidità che è incompatibile con la vita cellulare, per cui l’organismo è cosdtretto ad alcalinizzare in maniera superiore alle sue risorse. La via più facile è lo stomaco, che in condizioni fisiologiche ha un contenuto acido, per cui ogni molecola acida che viene prodotta e riversata nello stomaco, corrispondentemente ne viene prodotta una alcalina che viene portata nella zona infiammata acida. Quando questo persiste per diverso tempo, il contenuto dello stomaco si fa sempre più acido, permettendo l’impianto del batterio, ma anche aumentando la pressione nell’organo cavo; aumento che va a forzare la valvola fra lo stomaco ed l’esofago, creando il reflusso del contenuto gastrico nell’esofago, ma anche permettendo la formazione dello scivolamento del viscere nella cavità toracica, Ernia iatale.
Come vede la causa dei suoi problemi risiede nalla infiammazione cronica, che va curata, accertando chi la provoca, con questo si risolve anche quella infiammazione, se pur lieve, del pericardio, che non va assolutaemnte trascurata.
Nel caso di utilizzo di invertitori della pompa, invece di versare molecole acide nello stomaco, vengono versate molecole alcaline, ch etemporaneamente possono dare un crto sollievo, ma agendo contro la fisiologia, mandano molecole acide nell’organismo, accentuando l’infiammazione. Da qui un circolo vizioso che accentua amcor di più l’infiammazione, il contenuto acido dello stomaco, l’aumento della pressione, l’ Ernia iatale, Helicobacter.
La fisiologia e la fisiopatologia insegnano questo, se io mi fermo alla sola constatazione dell’ernia e del reflusso, non applico terapie risolutive, ma solo pagliativi; anche l’intervento non sarà assolutaemnte risolutivo, perché l’origine dei suoi problemi, non è nello stomaco, ma eventualmente in quella pericardite trascurata, ed altre infiammazioni.
Lei è concentrato sulla problematica dello stomaco percui non riferisce ampiamente e dettagliatamente la sua anamnesi.
Come concentrati sullo stomaco sono tutti gli esami che ha eseguito, trascurando altre cause che possono condurre alla soluzione dei suoi problemi.
Saluti
Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)
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