23 giugno 2004
Prevenzione malattie cardiovascolari
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18 giugno 2004
Prevenzione malattie cardiovascolari
Gentile dottore, mio marito è morto all'età di 33 anni di infarto, due fratelli di mio marito hanno avuto episodi di ictus. Avendo alle spalle questa familiarità di malattie cardiovascolari cosa può fare mio figlio di 24 anni a livello di prevenzione. Ci sono degli esami più approfonditi del solito E. C. C. e degli esami del sangue? Se si quali? Le scrivo dalla provincia di Milano, ci sono delle strutture specializzate in questo senso? La ringrazio per la sua risposta e porgo cordiali salutiRisposta del 21 giugno 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO
Gentile signora, non ci riferisce se la famiglia di suo marito è geneticamente affetta da una iperlipoproteinemia (colesterolo, trigliceridi o entrambi o altro). Se questi fossero stati la causa di quanto è capitato, allora certamente le analisi del sangue rappresentano il giusto monitoraggio.
Presso le cliniche universitarie troverà gli ambulatori giusti che si occupano di queste malattie metaboliche congenite.
Qualora non ci fosse patologia congenita, una alimentazione corretta e controlli annuali dei più importanti parametri ematochimici -- oltre al controllo della pressione arteriosa -- mettono al riparo da simili eventi.
Cordialità.
Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)
Risposta del 23 giugno 2004
Risposta a cura di:
Dott. DOMENICO RESTIFO
Cara signora, oltre alla valutazione delle alterazioni metaboliche dei lipidi (trigliceridi e colesterolo), esiste tutta una serie di indagini specialistiche di ematologia/coagulazione che ci permettono di definire se in una famiglia è presente un così detto stato trombofilico. Tali indagini sono degli esami del sangue che possono essere eseguiti in moltissimi Ospedali dell'area milanese; per quel che riguarda la provincia, non posso pubblicizzare l'Ospedale dove lavoro e le segnalo il San Gerardo di Monza e, probabilmente, tanti altri nosocomi.
Per la prescrizione degli esami dovrebbe bastare l'impegnativa del Curante. Gli esami sono: studio delle proteine C e S anticoagulanti, dell'antitrombina III, la ricerca della resistenza alla proteina C attivata, il dosaggio dell'omocisteinemia, la ricerca della mutazione del fattore II, e lo studio dell'attività dei fattori VIII e Von Willebrand.
Questo pannello di esami può identificare fattori di rischio ereditari concausali, in alcuni casi, di episodi vascolari arteriosi "giovanili".
Dott. DOMENICO RESTIFO
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
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