Protusioni cervicali

20 novembre 2024

Protusioni cervicali


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16 novembre 2024

Protusioni cervicali

Salve, chiedo un parere sul referto riportato qui sotto. Ho effettuato la risonanza perché ormai da due mesi e mezzo convivo con dolori forti localizzati nella parte superiore dx del corpo: spalla, braccio, mano, collo, mandibola. Ho formicolii, parestesie e forte dolore a riposo, soprattutto quando mi poggio sul qualche tipo di supporto (divano, letto ecc). Ho avuto anche recenti episodi di nevralgia del trigemino e fotofobia. Pertanto, chiedo un consiglio su come muovermi adesso che ho questo referto ed, eventualmente, se sarebbe il caso di fare altri esami. Ecco il risultato della RM RACHIDE CERVICALE: Esame eseguito su RM aperta a basso campo (Esaote S-Scan 0, 23 T) per lo studio elettivo della patologia muscolo-scheletrica, con scansioni opportunamente orientate nello spazio, in riferita cervicalgia destra atraumatica irradiata alla spalla. Non si identificano fratture vertebrali o altre alterazioni ossee delle vertebre cervicali di significato acuto anche nelle acquisizioni con soppressione del tessuto adiposo; l'altezza dei corpi vertebrali cervicali ed il loro allineamento sono mantenuti, senza che si rilevi spondilolistesi. Ridotta la fisiologica lordosi cervicale per rettilineizzazione del tratto mediosuperiore. Il disco C3-C4 mostra minima protrusione posteriore a sede preforaminale destra con impronta sul sacco durale; analogo reperto si documenta a carico del disco C4-C5 con iniziale impegno intraforaminale a destra e riduzione del calibro del forame medesimo. Protrusione posteriore all'arco raggio del disco C6-C7 con impronta sul sacco durale; nei limiti il contenuto endorachideo per quanto valutabile con metodica a basso campo. In attesa di un gentile riscontro, ringrazio in anticipo.

Risposta del 20 novembre 2024

Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO


la nevralgia del trigemino e la fotofobia richiedono un accurato e urgente esame neurologico. da escludere una causa che implichi le alterazioni del rachide cervicale, da intendere eventualmente come concause.


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