Ritenzione acuta di urine

05 marzo 2022

Ritenzione acuta di urine


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17 febbraio 2022

Ritenzione acuta di urine

Buongiorno, a mio padre (82 anni) malato di Alzheimer, in seguito ad episodio di ritenzione acuta di urine (globo vescicale), è stato posizionato il catetere vescicale. Per noi familiari è l'inizio di un incubo (e di sorveglianza 24 ore su 24) per i continui tentativi di mio padre di autorimozione del CV, strappi, ingressi e dimissioni dal Pronto Soccorso. Mio padre è affetto da ipertrofia prostatica benigna e da ultima ecografia dell'addome, il volume della prostata risulta circa 160 cc. L'urologo ci ha consigliato l'enucleazione prostatica con laser HoLEP, ma con l'Alzheimer il problema è l'anestesia generale. Nel frattempo abbiamo fatto due tentativi di svezzamento dal catetere vescicale a distanza di un mese uno dall'altro. In entrambi i casi il giorno in cui veniva tolto il catetere mio padre riusciva a urinare più volte durante la giornata, di notte inzuppava il pannolone (circa le 4 del mattino) e poi, dalla mattina seguente, di nuovo il blocco, costringendoci a malincuore al riposizionamento del CV nel pomeriggio. Il fatto che appena tolto il catetere riesca ad urinare, ci può far escludere che la causa della ritenzione acuta di urine sia di tipo neurologico? Questo è stato il primo episodio di RAU nella vita di mio padre, ma consultando le ecografie dell'addome di 8 anni fa la dimensione della prostata non è aumentata, già allora risultava di 160 cc. Tutto ciò può far pensare che sia sopraggiunto un problema nuovo, ad esempio una stenosi uretrale? Tra i due tentativi di svezzamento la cura farmacologica è stata: - Tamsulosin 0, 4 mg 1 compressa - Finastid 5 mg 1 compressa - Cistiduo 1 bustina al giorno Può essere utile un nuovo tentativo? Cosa potremmo ancora provare per riuscire a togliere a mio padre il fastidioso CV? Grazie in anticipo per ogni suggerimento o indicazione.

Risposta del 05 marzo 2022

Risposta a cura di:
Prof. ALESSANDRO SCIARRA


Buongiorno,
la causa della ritenzione cronica di urine e della necessita' di un catetere vescicale in un paziente con una prostata di 160 cc ( normale 25 cc) ed Alzheimer e' combinato. Da una parte una prostata quasi 7 volte le dimensioni normali ostruisce in maniera completa il passaggio delle urine, dall'altro l'aspetto neurologico riduce la capacita' di coordinare la contrazione della vescica e lo svuotamento.
Non ci sono terapie farmacologiche per ridurre un adenoma cosi' grande o forzare questo ostacolo per ristabilire una minzione naturale.
Un intervento di Holep o qualsiasi altro si proponesse per un adenoma cosi' grande, 83 anni ed Alzheimer avrebbe possibili complicanze e rischi per il paziente elevati. Il primo fra tutti la incontinenza urinaria permanente che costringerebbe il paziente comunque ad un catetere a permanenza per evitare infezioni e complicanze da pantalone con perdite continue.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Urologia
Specialista in Urologia
Roma (RM)


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