Sindrome del giunto

20 aprile 2012

Sindrome del giunto


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23 marzo 2012

Sindrome del giunto

Gentile Dottore, io ho un figlio di 2 mesi che dopo avere effetuato dei controlli hanno riscontrato che il "rene di sinistra in sede modicamente aumentatodi volume (DL60mm), a contorni finemente ondulati. Riduzione dello spessore della corticale renale. Discreta dilatazione dei calici 10 mm, della pelvi renale DAP18 mm, con uretere prossimale di calibro regolare 3 mm; tale quadro ecografico può essere compatibile con la sindrome del giunto; A giudizio clinico si consigliano ulteriori accertamenti. Vescica vuota non valutabile. . Non evedente versamento libero nello scavo pelvico. " Questo e la diagnosi che mi hanno dato. Io volevo sapere cortesemente dei chiarimenti a riguardo di questa situazione e che cosa si può fare visto anche l'età del bambino. Grazie

Risposta del 20 aprile 2012

Risposta a cura di:
Dott. STEFANO CONTE


La sindrome del giunto, se la diagnosi che lei mi sta ponendo è corretta nei nenati e nei lattanti da' questo tipo di manifestazioni:

ritardo o arresto della crescita;

scarso appetito;

febbre oltre 38. 5 °C;

vomito;

Diarrea ;

ematuria (sangue nelle urine).

Le indagini che si possono fare sono: una serie continua di ecografie, oppure:

urografia endovenosa: prevede la somministrazione in vena di un mezzo di contrasto (sostanza visibili ai raggi X) e l’esecuzione in sequenza di ripetute radiografie. Tale esame fornisce uno studio anatomico e funzionale dei reni e delle vie urinarie;

scintigrafia renale: permette uno studio al computer della funzionalità renale e una valutazione della possibile presenza di ostruzione al deflusso dell’urina, attraverso sostanze radiomarcate iniettate in vena;

cistografia minzionale o la cistoscintigrafia diretta: prevedono il posizionamento di un catetere vescicale, il riempimento della vescica con un mezzo di contrasto o un mezzo radiomarcato e l’acquisizione di alcune immagini durante il riempimento della vescica. Costituisce l’esame principale per verificare l’eventuale presenza di un reflusso vescico-ureterale associato.

Questa patologia si determina per problemi intrinseci o estrinseci: la prima causa è determinata da problemi congeniti, la seconda da problemi compressivi quali compressione da vasi sanguigni anomali. La cura è prettamente chirurgica e si ha mediante plastica del giunto pielo-ureterale. L'intervento da' normalmente una guarigione del 95% dei casi. Consiglio, visto la tenera età del bambino, di confrontarvi con il vostro pediatra.

Distinti saluti

Dott. Stefano Conte
Casa di cura convenzionata
Specialista convenzionato
Universitario
Specialista in Nefrologia
Messina (ME)


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