Talcaggio

Risposta a cura di:
Dott. EUGENIO VITACCA

Il talcaggio pleurico è indicato nel trattamento del versamento pleurico recidivante quando l'entità del liquido e la velocità di formazione comportano difficoltà respiratoria e la necessità di frequenti toracentesi per svuotare il cavo pleurico. E' un trattamento sintomatico e non serve a curare la malattia che è causa del versamento. Nelle malattie tumorali non è indicato nelle fasi terminali quando il paziente è molto grave e la sopravvivenza si presume molto breve.

Dott. Eugenio Vitacca
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Malattie apparato respiratorio
BRESCIA (BS)

Risposta a cura di:
Dott. SILVIO ORLANDO

Il talcaggio è una procedura miniinvasiva che trova indicazione nei versamenti pleurici recidivanti per patologie benigne e/o malignine. Il talcaggio consiste nell'ignettare, attraverso un catetere, del talco sterile nella cavità pleurica al fine di irritare sia la pleura viscerale (che ricopre il polmone) sia la pleura parietale (che ricopre la parete toracica). La conseguenza dell'irritazione è che le due pleure si incollano (si formano cioè delle aderenze) e quindi non vi è più uno spazio in cui raccogliersi il liquido pleurico. Condizione essenziale è che dopo aver aspirato il liquido pleurico, mediante una toracentesi, il polmone si riespande completamente (ovvero torna a parete); se ciò non avvenisse non si potrebbe avere il contatto fra le due pleure e quindi il talcaggio non funziona.

Dott. Silvio Orlando
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
BARI (BA)