06 settembre 2004
Vene varicose
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02 settembre 2004
Vene varicose
Buongiorno. Ho 27 anni, e i primi sintomi di vene varicose alla gamba sinistra (alla safena) li ho avuti a 16/17 anni, causa l'eredita', fumo e pillola anticoncezionale. Dopo varie visite, ecodoppler compreso, mi è stato detto di portare le calze apposite, a compressione elevata. Con gli anni, la vena è peggiorata, gonfiandosi in più punti, e ogni volta avvertendo dolore, come se mi si strappasse. Altre visite, alle quali in poche parole, mi è stato detto ovviamente di smettere di fumare, e di fare del moto, ma che comunque mi devo rassegnare perchè sarà sicuramente da "sfilare". Ora inizio ad avvertire i primi sintomi anche nell'altra gamba. Sono molto preoccupata, per vari motivi: 1) mi è stato detto anche che "sfilata" questa, col tempo me ne sarebbe comunque comparsa un'altra 2) sono giovane, e ho paura che sia troppo presto per queso intervento, col tempo cosa succede davvero alle altre vene? 3) ma è mai possibile che sono obbligata a "sfilara" la vena? Ai giorni nostri la chirurgia fa tante cose. . . Ho letto della cura al laser in questo sito, mi può essere indicata? Son 3 mesi che ho smesso di fumare, ora mi iscriverò anche ad un corso di ginnastica in acqua (so che è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. . . . ) Consulterò anche il mio medico ovviamente, ma vorrei anche un vs parere. Grazie in anticipoRisposta del 06 settembre 2004
Risposta a cura di:
Prof. GIUSEPPE CASTRIOTTA
Se sono già evidenti i segli clinici soggettivi ed obbiettivi della sindrome varicosa conviente trattare la vena in modo radicale.
Questo non esclude tutte buone cose che sta facendo e che ha intenzione di fare (ad esempio il nuoto) proprio per ridurre la possibilità di recidive.
E' certo possibile che le Vene varicose si riformino ma, ne frattempo, lei ha ridotto i suoi disturbi e non va incontro a tuutta una serie di "danni" più gravi (se avesse una Carie dentaria non metterebbe in dubbio la necessità di trattarla pur sapendo che avrà inesorabilmente delle recidive).
Circa le modalità con le quali trattare le Vene varicose non c'è un sistema decisamente migliore degli altri; dipende: dal tipo di vena varicosa, dal momento nel quale viene osservata, dal paziente che ne è affetto, dall'esperienza dell'operatore; Vi sono però dei metodi più studiati e con seri controlli a distanza di tempo. Il trattamento col Laser è un nuovo metodo (o un vecchio sistema rivisitato alla luce delle novità tecnologiche) sul quale non vi sono ancora dei seri controlli a distanza.
Prof. Giuseppe Castriotta
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
BARI (BA)
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