17 dicembre 2010
Aggiornamenti e focus
Poche precauzioni se il sesso nasce in rete
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Secondo la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) i giovani che cercano il sesso virtuale e lo trasformano in sesso reale, spesso con sconosciuti, sono più propensi a non adottare precauzioni contro malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate. La soglia di pericolo si abbassa, infatti, tra i ragazzi che trascorrono ore in rete scambiandosi messaggi, foto o video ad alto contenuto erotico, in Gran Bretagna, ad esempio, è stata riscontrata una forte correlazione tra le aree in cui Facebook è molto popolare e il numero di personeaffette da sifilide: i dati parlano di più 400% dei casi di contagio. Inoltre, sono indicatori predittivi parlare di sesso sul web con amici o sconosciuti, cercare in rete un partner per un incontro reale (on line dating), mandarsi immagini o filmati "hot", lasciare il proprio numero di telefono o indirizzo. «È necessaria un'attenta sorveglianza sull'attività dei giovani al pc per intervenire tempestivamente e scongiurare situazioni drammatiche» avvisa Emilio Arisi, consigliere nazionale Sigo. «È dimostrato che un controllo più serrato dei genitori ha un effetto protettivo» aggiunge «ma non possiamo delegare solo alla famiglia la responsabilità della prevenzione. La scuola è indispensabile, ma per gran parte del tempo i ragazzi sono soli con il computer. La sfida è quindi insegnare loro ad utilizzarlo nel modo corretto».
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