10 gennaio 2011
Aggiornamenti e focus
Legge Sirchia: meno sigarette, vizio stabile
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Sono passati sei anni dalla cosiddetta "legge anti-fumo" voluta nel 2003 dall'allora ministro della Salute Girolamo Sirchia. Risultati: sono calate significativamente (-12%) le vendita di sigarette ma il numero di fumatori rimane sostanzialmente stabile, tra il 22% e il 23% della popolazione. A tracciare un bilancio è il ministero della Salute sul suo sito www.ministerosalute.it. «A sei anni dall'entrata in vigore della legge» rileva il ministero «è ancora efficace la protezione dei non fumatori dall'esposizione al fumo passivo, ma occorre mantenere e migliorare i risultati conseguiti, tenuto conto di segnali di allerta per quanto riguarda il numero dei fumatori». I risultati dell'anno appena trascorso, è il bilancio del dicastero, «se da un lato sono incoraggianti, dall'altro mostrano quanto ci sia ancora da fare e sia necessario mantenere alta l'attenzione di istituzioni, mezzi di comunicazione e cittadini sull'"epidemia" di tabagismo, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità».
Una proposta concreta per aiutare i fumatori a smettere arriva da Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità: «L'obiettivo da porsi sul lungo termine è quello almeno di dimezzare il numero attuale di fumatori, e questo è possibile solo attraverso azioni concrete e mirate, prendendo esempio da Paesi come Gran Bretagna e Francia». Proprio in Gran Bretagna infatti, ha ricordato il tossicologo, «il governo ha finanziato il rimborso dei farmaci utili per smettere di fumare, decidendo che conviene investire in tal senso perché il costo delle patologie fumo-correlate nella popolazione sarebbe di gran lunga maggiore. E in Francia i farmaci anti-fumo vengono rimborsati al consumatore con un ticket». I costi non sarebbero esorbitanti: «Abbiamo calcolato - ha affermato Zuccaro - che per garantire un ciclo di terapia farmacologica anti-fumo per 500 mila persone basterebbero 200mila euro».
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Una proposta concreta per aiutare i fumatori a smettere arriva da Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità: «L'obiettivo da porsi sul lungo termine è quello almeno di dimezzare il numero attuale di fumatori, e questo è possibile solo attraverso azioni concrete e mirate, prendendo esempio da Paesi come Gran Bretagna e Francia». Proprio in Gran Bretagna infatti, ha ricordato il tossicologo, «il governo ha finanziato il rimborso dei farmaci utili per smettere di fumare, decidendo che conviene investire in tal senso perché il costo delle patologie fumo-correlate nella popolazione sarebbe di gran lunga maggiore. E in Francia i farmaci anti-fumo vengono rimborsati al consumatore con un ticket». I costi non sarebbero esorbitanti: «Abbiamo calcolato - ha affermato Zuccaro - che per garantire un ciclo di terapia farmacologica anti-fumo per 500 mila persone basterebbero 200mila euro».
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