24 giugno 2011
Interviste
Dieta con il diabete, non solo rinunce
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La dieta, o meglio, correggere la propria dieta, è una delle prime indicazioni che vengono rivolte al paziente diabetico. Antonio Caretto, responsabile Uoc di Endocrinologia, malattie metaboliche e nutrizione clinica dell'ospedale di Brindisi, spiega come si devono correggere le proprie abitudini di vita
È vero che, dopo una diagnosi di diabete mellito, i pazienti devono mettersi a dieta?
La dieta, intesa come sano e corretto stile alimentare, è uno dei cardini della buona salute, insieme all'esercizio fisico. E questo vale per tutti, indistintamente. In caso di diabete, poi, un'alimentazione equilibrata è un aiuto fondamentale per tenere sotto controllo la glicemia e le complicanze che possono presentarsi nel tempo.
Esiste quindi una dieta che può risparmiare, o almeno ritardare, il ricorso ai farmaci antidiabetici?
No, almeno non una volta che la malattia si è manifestata. Però un corretto regime alimentare, quale è la dieta Mediterranea, riconosciuta e premiata in tutto il mondo, è un supporto insostituibile per prevenire, per esempio, le malattie cardiovascolari, per le quali il diabete rappresenta un noto fattore di rischio.
Ma un diabetico deve rinunciare a molti cibi?
Niente affatto. Un diabetico deve solo evitare un carico massivo di zuccheri semplici e, per il resto, deve acquisire consapevolezza di quello che mangia, per distribuire adeguatamente i nutrienti nell'arco della giornata. Una consapevolezza che tutti dovremmo avere, per coniugare al meglio scelte salutari e gustose, senza dimenticare il valore conviviale dell'alimentazione.
Il timore di un diabetico può essere anche quello di vedersi escluso dai pasti in compagnia?
Infatti, questa è una delle paure dei pazienti. Invece basta una buona conoscenza degli alimenti e delle loro proprietà nutrizionali (che dipendono anche dai metodi di cottura) per sapere come "costruire" un pranzo o una cena appetitosi per tutti i commensali, o per stare a tavola con gli altri senza rinunciare ai sapori.
Come segretario generale Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) lei è il coordinatore scientifico del progetto "La dolce vita...in pratica" che si pone obiettivi educazionali
Il progetto prevede un Dvd di videoricette, consigliate e commentate dagli specialisti, accompagnato da un libretto ricco di informazioni pratiche su 124 alimenti base, che saranno distribuiti gratuitamente nei centri di diabetologia italiani e in un numero selezionato di studi di medici di famiglia, nonché nelle sedi Fand. Inoltre, da subito, 3.000 copie saranno messe a disposizione, sempre in modo del tutto gratuito, a chi ne farà richiesta al numero verde 800 98 44 80. Oltre all'aspetto educativo il messaggio vuole essere incentivante. Trasmettere cioè la voglia di sperimentare quanto visto e letto, perché l'esperienza diretta è il modo migliore per convincersi della bontà di una dieta equilibrata. E per convincere amici e parenti.
Ci rivela qualche trucco?
Via libera a carboidrati complessi, come cereali integrali e legumi, che hanno un basso indice glicemico, poi tre porzioni di verdura e due di frutta al giorno, e consumare pesce almeno due volte la settimana. Su queste basi l'organismo, anche quello di un diabetico, può ammortizzare una fetta di torta o una porzione di dolce. Tanto più che, preparandoli in casa, è possibile sostituire parte dello zucchero previsto con un dolcificante, annullando praticamente qualsiasi rischio di sovraccarico.
Elisabetta Lucchesini
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