Bambini in vacanza, consigli per la loro sicurezza

27 luglio 2011
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Bambini in vacanza, consigli per la loro sicurezza



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Alle famiglie con bambini in partenza per mete vacanziere esotiche o zone particolarmente a rischio, i pediatri della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) dedicano un decalogo di suggerimenti per non esporre la salute dei piccoli ai pericoli, in particolare di alimenti contaminati. I cibi, infatti, non devono essere mai consumati crudi e in caso di frutta, verdura o legumi, vanno bene crudi ma solo se possono essere sbucciati. Sono da evitare anche uova crude o poco cotte, pesce crudo o allevato in zone paludose, latte se non bollito e formaggi freschi. Va da sé che anche l'acqua da bere deve esser minerale e imbottigliata, meglio se la si usa anche per l'igiene personale, nelle zone particolarmente a rischio. Le precauzioni all'aria aperta riguardano, invece, punture di insetti, protezione dal sole ed evitare di bagnarsi e lavarsi in acque dolci potenzialmente contaminate da escrementi umani o animali. Non devono mancare nel bagaglio termometro, garze sterili, salviettine disinfettanti, crema per le contusioni e mercuro cromo. Ciuccio o biberon per i più piccoli sono utili al momento del decollo se si viaggia in aereo. Considerato che una profilassi vaccinale ha bisogno di un tempo adeguato per garantire la protezione dalla malattia, il consiglio è comunque sempre quello di programmare, quando è possibile, un viaggio con anticipo, tenendo presente anche gli aspetti legati alla sicurezza sanitaria. «Non tutte le cosiddette malattie del viaggiatore sono uniformemente presenti in tutte le aree a rischio» spiega Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps «al primo posto c'è il Continente africano; seguono poi il Sud Est Asiatico, l'America latina e il Medio Oriente».



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