14 settembre 2012
Interviste
Pidocchi, consigli utili per eliminarli
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Con la riapertura delle scuole si assiste talvolta alla ricomparsa di malattie infettive e diffusive, tra queste, Susanna Esposito, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip) e direttore della Uoc Pediatria 1 della Fondazione Policlinico di Milano (Clinica Pediatrica Giuditta e Demetrio De Marchi) segnala il riemergere della pediculosi.
Dica33 l'ha intervistata per avere informazioni e, soprattutto, consigli utili per eliminare il problema.
«I pidocchi,» spiega Esposito «sono parassiti che si nutrono di sangue umano, amano notoriamente il caldo che permette loro la crescita, la deposizione delle uova (lendini) e la moltiplicazione».
Nei mesi estivi quindi la colonizzazione dei pidocchi è favorita, oltre che dal clima e dalle temperature, dal moltiplicarsi dei momentidi promiscuità: in spiaggia, nei campi estivi o in campeggio le occasioni di contatto fra i bambini sono assai numerose ed aumenta, di conseguenza, il pericolo di essere infestati. Un problema che non cessa con la fine dell'estate per i piccoli che frequentano le prime comunità scolastiche o le strutture sportive.
«Infatti» ricorda la presidente Sitip «la pediculosi è molto comune: l'infestazione del cuoio capelluto da parte dai pidocchi, presenta un picco di diffusione proprio in questo periodo dell'anno e colpisce soprattutto i bambini in età scolare, dai 3 agli 11 anni».
La pediculosi si manifesta con un intenso prurito al capo. Se si guarda attentamente tra i capelli vicino al cuoio capelluto, soprattutto all'altezza della nuca, oppure dietro e sopra le orecchie, si vedono le lendini: sono uova allungate, traslucide, poco più piccole di una capocchia di spillo, di color bianco o marrone chiaro. Le lendini si attaccano tenacemente al capello «per questo» sottolinea Esposito «si possono e devono rimuovere accuratamente con l'uso della pettinina, un pettine a denti molto fitti».
Quali sono i prodotti più efficaci? «Dal punto di vista scientifico è dimostrata l'efficacia dei prodotti a base di permetrina che uccide i pidocchi e, mi sento di rassicurare, sono sicuri e si possono usare tranquillamente a qualsiasi età». Esistono anche altri prodotti contenenti attivi di origine naturale, più o meno efficaci, e un nuovo "olio" che promette di uccidere il parassita per soffocamento. In ogni caso è sempre meglio farsi consigliare dal pediatra o dal farmacista e seguire "alla lettera" le indicazioni d'uso.
«Un solo trattamento però non basta» sottolinea Esposito «quale che sia il prodotto scelto, il trattamento fatto deve essere completo e va ripetuto tassativamente a distanza di una settimana. Seguendo queste indicazioni e avendo cura di eliminare le uova rimaste è certo che l'infestazione viene debellata».
Un trattamento scrupoloso risolve facilmente il problema, ma non garantisce infestazioni successive, poichè non esistono prodotti con effetto preventivo, inoltre «sembrano esserci individui più soggetti alla pediculosi di altri, cioè soggetti che ripetutamente subiscono il contagio». Si tratta di una probabile predisposizione individuale, non ci sono cause o colpe da individuare, semplicemente alcuni bimbi dovranno ricorrere più di altri ai trattamenti disinfestanti. Non c'è alcun modo di proteggersi, accorgimenti da attuare a scopo preventivo?
«Come detto sopra, quando si scoprono i pidocchi occorre che la disinfestazione sia accurata. Disinfettare le lenzuola, i pupazzi di pezza e gli abiti, soprattutto i cappelli e i caschi delle moto, lavandoli in acqua calda o a secco, oppure lasciandoli all'aria aperta per 48 ore». A questo si aggiungono le buone norme di comportamento come lavare accuratamente pettini e spazzole, ed evitare di prestare e scambiare oggetti personali, come pettini, sciarpe, cappelli, caschi, spazzole, salviette.
Elisabetta Lucchesini
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