Pubertà precoce anticipa acne giovanile

Si è abbassata l'età dell'acne giovanile e i medici americani dettano le prime linee guida dedicate ai giovanissimi che ne soffrono riconoscendo, dopo anni di smentite, che ci sia anche un legame fra alimentazione troppo ricca di zuccheri e acne. «A 9-10 anni i 3/4 delle bambine hanno i brufoli» sostiene Lawrence Eichenfield, pediatra all'ospedale Rady children di San Diego e autore delle nuove linee guida sulla cura dell'acne giovanile dell'American academy of pediatrics e dell'American acne and rosacea society, pubblicate sul numero di maggio di Pediatrics. «L'acne è sempre più comune nella pre-adolescenza probabilmente perchè la pubertà arriva prima rispetto alle generazioni precedenti». Nelle linee guida gli specialisti rivalutano l'esistenza di una relazione fra comparsa dei brufoli e l'alimentazione, negata in passato. «Fino agli anni '60 si credeva che la cioccolata lo scatenasse, poi gli stessi medici l'hanno smentito. Ora ci sono degli studi che invece dimostrano l'esistenza di una correlazione fra una dieta troppo ricca di zuccheri e l'acne, anche se non è chiaro il meccanismo con cui ciò avviene» precisa Eichenfield. Nelle linee guida i medici suggeriscono di lavare il viso due volte al giorno con detergenti delicati, senza sapone e a pH bilanciato. Promuovono i prodotti da banco, come detergenti e lozioni a base di benzoilperossido, da usare fin dalle prime avvisaglie di acne di lieve e media entità. «Si tratta di prodotti che agiscono velocemente, sono anche il modo migliore per cominciare» precisano gli esperti che invece esprimono qualche perplessità sull'efficacia dei prodotti a base di acido salicilico perchè ci sono poche ricerche a proposito. Bocciati anche i detergenti scrub perchè irritano la pelle. Se i prodotti da banco non funzionano si passa ai farmaci, solo sotto stretto controllo medico.