L’Europa si schiera con i malati di cancro

Ogni cittadino dell'Unione europea ha diritto ad avere accesso alle migliori cure e alla migliore assistenza possibile quando si trova ad affrontare la battaglia contro il cancro: non deve esistere un'Europa a due velocità.
Questo è il principio ispiratore della Carta europea dei diritti del malato di cancro presentata a Strasburgo con la partecipazione del Commissario europeo per la Salute, Tonio Borg, in occasione della Giornata mondiale contro il Cancro.

Il peso economico del cancro è spaventosamente alto, che ne fa la prima malattia in termini di "prosciugamento" delle risorse finanziare: si stima che a livello globale comporti un impegno di circa 1.000 miliardi di euro. Questo però non può essere la scusante per offrire ad alcuni malati un sostegno inadeguato.

La Carta eÌ stata realizzata grazie allo sforzo congiunto di associazioni di pazienti (European cancer patients coalition - Ecpc) ed esperti in ricerca e innovazione del "pianeta cancro", che hanno avuto il sostegno dell'associazione degli europarlamentari contro il cancro: eÌ una chiamata alle armi rivolta alle istituzioni nazionali ed europee per far fronte al meglio a un'epidemia che secondo le previsioni nei prossimi 20-25 anni raggiungerà il tragico ritmo di un decesso ogni 10 secondi - ovvero sei al minuto, 360 all'ora (in Italia nel 2013 ci sono state 366.000 nuove diagnosi e 173.000 decessi per cancro).

«Ci impegneremo su tutti i fronti affinché la Carta europea abbia la più ampia diffusione possibile» ha dichiarato Elisabetta Iannelli, vicepresidente di Aimac - Associazione italiana malati di cancro (tra i promotori italiani) «affinché diventi il punto di partenza di un reale cambiamento nell'Unione Europea».