14 aprile 2014
Interviste
Ictus cerebrale: un mese di iniziative per conoscerlo e prevenirlo
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Colpisce ogni anno circa 200mila persone in Italia - 10mila con meno di 54 anni - eppure sono in pochi a conoscere davvero i sintomi e i segni di dell'ictus e le conseguenze che può lasciare in chi ne viene colpito. Per imparare a riconoscere tutti i sintomi della malattia, per sapere cosa fare quando li si incontra e anche per conoscere il proprio rischio, l'Associazione per la lotta all'ictus cerebrale (A.L.I.Ce. Italia Onlus) organizza, su tutto il territorio italiano una serie di appuntamenti che si protrarranno per tutto il mese di aprile. Paolo Binelli, presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus e della sezione regionale A.L.I.Ce. Lazio ci aiuta a capire meglio l'ictus e a scoprire le iniziative del mese della prevenzione dell'Ictus Cerebrale.
Cos'è l'ictus?
«L'ictus è una malattia che colpisce il cervello. Si parla di ictus quando una parte dei tessuti cerebrali non riceve più sangue a causa di un blocco o di una rottura di un'arteria: nel primo caso, il più comune, si parla di ictus ischemico, nel secondo invece di ictus emorragico (15 per cento degli ictus cerebrali). E a seconda dell'area del cervello colpita e della gravità dell'episodio le conseguenze dell'ictus possono essere di diverso tipo e più o meno gravi».
Quali sono i numeri dell'ictus?
«Nel mondo l'ictus è la terza causa di morte - la seconda nei Paesi del G8 - e colpisce circa 15 milioni di persone ogni anno, molte delle quali purtroppo muoiono. In Italia, ogni anno si verificano circa 200.000 casi di ictus, anche tra i giovani nei quali non di rado il problema è causato dall'abuso di droghe e alcool. Non dimentichiamoci poi che nel nostro Paese, come nel resto del mondo occidentale, l'ictus è anche la prima causa di invalidità - sono oltre 930.000 gli italiani che portano le conseguenze di un ictus - e la seconda causa di demenza e in totale costa alle famiglie italiane circa 14 miliardi di euro ogni anno».
Come si manifesta l'ictus e che fare di fronte a questi sintomi?
«I sintomi più noti dell'ictus sono la paralisi o il formicolio al viso, al braccio o alla gamba (basta pensare alla classica bocca storta di tanti pazienti colpiti da ictus), oppure la perdita di forza negli arti. È classico che questi sintomi si presentino solo da un lato del corpo. Ci sono però anche altri campanelli di allarme: visione annebbiata o diminuita in uno o nei due occhi, difficoltà a parlare e a capire frasi semplici, perdita di equilibrio e mancanza di coordinazione, fortissimo mal di testa, molto localizzato. In presenza di questi sintomi la cosa migliore da fare è non perdere tempo: bisogna chiamare subito il 118. L'ideale sarebbe essere trasportati presso un centro dove è presente una Stroke Unit, struttura dove si trovano le attrezzature adatte e medici preparati per curare al meglio l'emergenza ictus».
L'ictus è prevenibile?
«Sono felice di poter dire che l'ictus è prevenibile in oltre l'80 per cento dei casi grazie a uno stile di vita sano. È vero che ci sono alcuni fattori di rischio per i quali non possiamo fare nulla come per esempio l'età che avanza o una certa predisposizione familiare, ma su molti altri possiamo agire in modo efficace. Contro l'ictus è importante tenere sotto controllo il peso e mangiare in modo sano, dire stop al fumo, controllare la pressione del sangue e la glicemia (lo zucchero nel sangue, che se troppo elevato potrebbe indicare la presenza di diabete), ecc. Anche il controllo della fibrillazione atriale ha un ruolo fondamentale dal momento che questo disturbo causa circa 1 ictus su 5».
Perché un mese dedicato alla prevenzione dell'ictus cerebrale?
«L'idea nasce qualche anno fa di fronte ai dati raccolti da A.L.I.Ce., con la collaborazione anche del Censis e dell'Università di Firenze sulla conoscenza dell'ictus da parte degli italiani. I risultati hanno messo in luce una grande mancanza di informazione sulla malattia e proprio da qui siamo partiti per organizzare, nel corso di un intero mese, una serie di incontri per dare informazioni utili e precise a tutti coloro che ne vogliono sapere di più. Inoltre nel corso del mese della prevenzione è possibile sottoporsi anche a uno screening per scoprire il proprio rischio di ictus: vengono offerti gratuitamente controllo della glicemia, della pressione sanguigna (con particolari misuratori di pressione che possono svelare la presenza di fibrillazione atriale) ed eco-doppler carotideo. Tutti i dettagli sono riportati sul sito della nostra Associazione».
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