28 novembre 2016
Aggiornamenti e focus
Igiene e cibo: in Tv la cucina fa male
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Sfide ai fornelli tra personaggi famosi o aspiranti cuochi, chef più o meno stellati che spiegano al pubblico come preparare pietanze prelibate e nutrizionisti che si cimentano in diretta con pentole e padelle. Nei palinsesti di quasi tutte le più note reti televisive non può mancare una trasmissione che affronti il tema "alimentazione e cucina". Fin qui niente di particolarmente problematico, anzi i tanti show dedicati all'argomento potrebbero aumentare la diffusione di informazioni importanti sulla dieta e su come fare del cibo un prezioso alleato per la salute oltre che un amico del gusto. Purtroppo però nel menù di molte trasmissioni televisive manca un ingrediente fondamentale: la sicurezza alimentare. «Molti di questi cooking show stanno perdendo la possibilità di insegnare al pubblico come cucinare in piena sicurezza» afferma Nancy Cohen, professore di nutrizione alla University of Massachusetts di Amherst.
Poca attenzione alla sicurezza alimentare
«Cucinare in Tv senza rispettare le principali regole di sicurezza alimentare potrebbe portare anche i telespettatori a fare lo stesso nelle proprie case con rischi importanti per la salute» spiega Cohen che assieme ai colleghi ha recentemente analizzato alcuni programmi televisivi dedicati alla cucina in onda sulle reti Usa. In particolare sono stati valutati 39 episodi di 10 importanti show di cucina statunitensi e l'attenzione degli esperti si è rivolta alla sicurezza alimentare e a quanto spesso questo importante aspetto della preparazione dei cibi venisse menzionato nel corso delle trasmissioni.
«Nella maggior parte dei casi abbiamo notato uno scarso rispetto per le regole base della sicurezza alimentare come l'utilizzo corretto di guanti e utensili da cucina, la pulizia degli alimenti e degli strumenti di lavoro, eccetera» spiegano gli autori dalle pagine della rivista journal of nutrition education and behavior che poi aggiungono: «E la sicurezza alimentare è stata menzionata solo in tre degli episodi analizzati».
La buona notizia è che per cancellare questo scenario potenzialmente pericolosa per la salute non servono interventi troppo complessi. «Si potrebbe per esempio inserire la sicurezza alimentare tra i criteri per giudicare i partecipanti alle gare di cucina, oppure chiedere a un esperto di formare chef e concorrenti sull'argomento prima di andare in onda» conclude Cohen.
Le regole per una cucina sicura e amica della salute
In inglese si chiamano malattie "foodborne", ovvero "che nascono dal cibo" e sono tutte quelle patologie che in un modo o nell'altro hanno a che fare con la sicurezza alimentare intesa come buone pratiche da utilizzare in cucina quando si manipola il cibo.
«Conservare, preparare e cucinare gli alimenti in sicurezza è la prima regola per evitare le malattie di origine alimentare» affermano gli autori dell'articolo precisando che solo negli Stati Uniti a causa di tali patologie muoiono circa 3mila persone ogni anno.
Ma quali sono le regole base di sicurezza alimentare? Lo spiegano sul loro sito gli esperti statunitensi del dipartimento per l'agricoltura (Usda) di cui riportiamo piccoli estratti.
- Lavarsi sempre le mani con acqua tiepida e sapone per 20 secondi prima e dopo aver preso il cibo tra le mani
- Evitare le cross-contaminazioni tenendo carne cruda, pollame e pesce lontani da altri cibi e pulendo bene con acqua calda saponata tutti gli utensili e i piani di lavoro dopo aver tagliato carne cruda.
- Rispettare le temperature minime di cottura dei cibi. È bene non scendere al di sotto di questi valori di temperatura interna dei cibi per evitare problemi di sicurezza alimentare: circa 71 °C per le carni di maiale, vitello, manzo e agnello e circa 74 °C per il pollame.
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