03 gennaio 2022
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Fatica cronica? Confermato legame con l’intestino
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La sindrome da fatica cronica
La composizione del microbiota intestinale, ovvero i microrganismi che popolano l'intestino, è diversa nelle persone che soffrono di sindrome da fatica cronica rispetto a quella che si osserva nelle persone senza il disturbo. Lo scrivono sulle pagine della rivista Microbiome i ricercatori coordinati da Ian Lipkin direttore del Center for infection and immunity alla Columbia University Mailman school of public health di News York.
«La sindrome da fatica cronica è un disturbo debilitante non spiegato che negli Stati Uniti colpisce secondo le stime 2,5 milioni di persone con costi annuali di circa 24 miliardi di dollari» spiega l'autore, ricordando che le difficoltà spesso incontrate prima di arrivare a una diagnosi. «Le ricerche più recenti hanno messo in luce legami stretti tra la composizione del microbiota e numerose patologie» aggiunge Lipkin che assieme ai colleghi ha voluto verificare se anche questi microrganismi potessero avere un ruolo anche nella stanchezza cronica.
E a conti fatti la risposta potrebbe essere affermativa, dal momento che, analizzando campioni fecali di 50 adulti con sindrome da fatica cronica e 50 senza il disturbo, i ricercatori hanno trovato differenze nelle popolazioni batteriche del microbiota. «Inoltre la composizione della popolazione microbica sembra essere anche legata alla gravità della malattia» affermano gli autori della ricerca, precisando che le differenze rimanevano tali indipendentemente dalla presenza di malattia infiammatoria intestinale che spesso accompagna la fatica cronica.
«Aver identificato queste differenze è solo il punto di partenza e non certo quello di arrivo degli studi sull'argomento poiché non sappiamo nemmeno se i cambiamenti sono la causa oppure una conseguenza della sindrome da fatica cronica» spiega Lipkin, ricordando che comunque la ricerca apre la strada alla possibilità di poter trattare la fatica cronica con strumenti capaci di modificare il microbiota.
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