17 febbraio 2018
Eventi
Melanoma, nuovo ciclo di incontri per pazienti e familiari
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Ha preso il via a Torino il nuovo ciclo di incontri "Melanomi, le differenze contano. Parliamone insieme", giunto alla terza edizione per soddisfare esigenza di conoscenza dei pazienti affetti da melanoma e delle loro famiglie.
Il progetto è realizzato con il patrocinio di IMI - Intergruppo Melanoma Italiano e con le associazioni pazienti A.I.Ma.Me. (Associazione Italiana Malati di Melanoma) e MIO (Melanoma Italia Onlus),
Partito nel 2016, il progetto ha finora coinvolto 10 centri ospedalieri in tutta Italia e visto la partecipazione di oltre 700 tra pazienti e care-givers. Dopo il primo appuntamento a Torino, presso la Sala A.M. Dogliotti dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza, l'iniziativa proseguirà in altre città italiane.
Malattia in aumento
La diffusione del melanoma, il tumore della pelle meno frequente ma più aggressivo, è in continuo aumento soprattutto tra le persone più giovani e con quasi 14 mila nuovi casi diagnosticati nel 2017 è diventato il terzo tumore più frequente al di sotto dei 50 anni. Durante l'incontro i pazienti potranno confrontarsi con vari esperti su diverse tematiche; la cura della persona con il melanoma passa infatti dall'unione di competenze trasversali che spaziano dalla medicina alla psicologia, dall'informazione alla comunicazione.
Bisogno di informazione
"Le persone affette da melanoma, giustamente, vogliono e hanno bisogno di essere informate, ed è compito del medico andare incontro a queste necessità. Il ruolo del clinico è proprio quello di condividere le informazioni, per rendere il paziente consapevole della sua situazione clinica e rispondere alle sue esigenze anche dal punto di vista del supporto psicologico e di comunicazione", afferma la prof.ssa Maria Teresa Fierro, direttore della Clinica Dermatologica dell'AOU Città della Salute e della Scienze di Torino.
Un ulteriore supporto arriva dall'App Melanomi, disponibile su Play Store e App Store, che raccoglie le informazioni sulla malattia, gli stili di vita e i bisogni psicologici emersi durante gli incontri con i medici.
Prevenire il melanoma
Conoscere la malattia vuol dire poter attuare le strategie migliori per combatterla, sostengono i clinici, e ancor di più per prevenirla.
Per la prevenzione del melanoma infatti molto si può fare: controlli dermatologici regolari, mappatura dei nei ed esposizione solare graduale, controllata e protetta. Le scottature, specie se ripetute, provocano infatti un danno a carico dei melanociti, cellule che producono la melanina situate nello strato più profondo dell'epidermide. Questa alterazione può innescare, anche a distanza di anni, il processo tumorale.
La "regola" ABCDE
Abituarsi a osservare la propria pelle, il cambiamento nell'aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo, è il primo modo per prevenire la malattia:
Stefania Cifani
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...e inoltre su Dica33:
Il progetto è realizzato con il patrocinio di IMI - Intergruppo Melanoma Italiano e con le associazioni pazienti A.I.Ma.Me. (Associazione Italiana Malati di Melanoma) e MIO (Melanoma Italia Onlus),
Partito nel 2016, il progetto ha finora coinvolto 10 centri ospedalieri in tutta Italia e visto la partecipazione di oltre 700 tra pazienti e care-givers. Dopo il primo appuntamento a Torino, presso la Sala A.M. Dogliotti dell'A.O.U. Città della Salute e della Scienza, l'iniziativa proseguirà in altre città italiane.
Malattia in aumento
La diffusione del melanoma, il tumore della pelle meno frequente ma più aggressivo, è in continuo aumento soprattutto tra le persone più giovani e con quasi 14 mila nuovi casi diagnosticati nel 2017 è diventato il terzo tumore più frequente al di sotto dei 50 anni. Durante l'incontro i pazienti potranno confrontarsi con vari esperti su diverse tematiche; la cura della persona con il melanoma passa infatti dall'unione di competenze trasversali che spaziano dalla medicina alla psicologia, dall'informazione alla comunicazione.
Bisogno di informazione
"Le persone affette da melanoma, giustamente, vogliono e hanno bisogno di essere informate, ed è compito del medico andare incontro a queste necessità. Il ruolo del clinico è proprio quello di condividere le informazioni, per rendere il paziente consapevole della sua situazione clinica e rispondere alle sue esigenze anche dal punto di vista del supporto psicologico e di comunicazione", afferma la prof.ssa Maria Teresa Fierro, direttore della Clinica Dermatologica dell'AOU Città della Salute e della Scienze di Torino.
Un ulteriore supporto arriva dall'App Melanomi, disponibile su Play Store e App Store, che raccoglie le informazioni sulla malattia, gli stili di vita e i bisogni psicologici emersi durante gli incontri con i medici.
Prevenire il melanoma
Conoscere la malattia vuol dire poter attuare le strategie migliori per combatterla, sostengono i clinici, e ancor di più per prevenirla.
Per la prevenzione del melanoma infatti molto si può fare: controlli dermatologici regolari, mappatura dei nei ed esposizione solare graduale, controllata e protetta. Le scottature, specie se ripetute, provocano infatti un danno a carico dei melanociti, cellule che producono la melanina situate nello strato più profondo dell'epidermide. Questa alterazione può innescare, anche a distanza di anni, il processo tumorale.
La "regola" ABCDE
Abituarsi a osservare la propria pelle, il cambiamento nell'aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo, è il primo modo per prevenire la malattia:
- A come Asimmetria nella forma (un neo benigno è generalmente circolare o comunque tondeggiante, un melanoma è più irregolare);
- B come Bordi irregolari e indistinti;
- C come Colore variabile (ovvero con sfumature diverse all'interno del neo stesso);
- D come Dimensioni in aumento, sia in larghezza sia in spessore;
- E come Evoluzione del neo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto.
Stefania Cifani
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