Sindrome dell'occhio secco, come riconoscerla e curarla

27 marzo 2018
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Sindrome dell'occhio secco, come riconoscerla e curarla



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350 milioni. Questo il numero delle persone che soffrono della sindrome dell'occhio secco in tutto il mondo. Si tratta di un disturbo legato al cattivo funzionamento del film lacrimale che può essere innescato anche dall'uso eccessivo degli schermi dei dispositivi elettronici: arrossamento, senso di corpo estraneo, sensazione di bruciore, prurito e fastidio alla luce sono i sintomi più caratteristici. In crescita soprattutto fra i bambini e adolescenti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente definito questa patologia tra le più ignorate e sottovalutate dell'epoca moderna. Le donne sarebbero tra le più colpite, soprattutto dopo i 35-40 anni di età e durante la gravidanza o in menopausa. Jennifer Aniston, attrice americana ed ex moglie di Brad Pitt, soffre da anni della Dry Eye Syndrome e l'ha definita "il fastidio più grande sul set; a volte dovevo fermarmi per dieci minuti o anche di più solo per appoggiare un panno sopra agli occhi o per mettere le gocce di collirio in continuazione".

Dieci consigli per riconoscere e curare l'occhio secco


1) Se hai gli occhi arrossati, con sensazione di corpo estraneo, bruciore e fastidio alla luce potresti soffrire di occhio secco.

2) Il 90% delle donne in menopausa soffrono della sindrome dell'occhio secco per le alterazioni ormonali di estrogeni e progestinici tipiche di questa fase.

3) Se sei in dolce attesa è normale sentire l'occhio più secco proprio per l'alterazione ormonale in atto.

4) Attenzione ad alcuni farmaci: diuretici, anticoncezionali, antistaminici, ansiolitici, antiipertensivi e antidepressivi fra gli effetti collaterali annoverano la secchezza oculare.

5) A soffrire di occhio secco è il 50% dei portatori di lenti a contatto: le lenti possono produrre un'alterazione del film lacrimale a causa dell'aumento dell'evaporazione delle lacrime.

6) I bambini non sono immuni da questa sindrome: anche loro possono lamentare secchezza oculare.

7) L'uso prolungato di computer, smartphone e tablet può provocare secchezza oculare perché durante la lettura su questi dispositivi diminuisce l'ammiccamento, cioè l'apertura e la chiusura delle palpebre utile a diffondere le lacrime sulla cornea.

8) Molto importante per far fronte al disturbo è l'adozione di un'alimentazione sana ed equilibrata, ricca di omega 3 e antiossidanti contenuti nel pesce, nella frutta e verdure fresche. Fondamentale un'idratazione costante.

9) Attenzione anche al microclima dell'ambiente in cui abitualmente si soggiorna, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro dove il condizionamento può far peggiorare il disturbo.

10) L'omeopatia è una valida opportunità terapeutica per risolvere la secchezza oculare a tutte le età: può essere utile istillare 2 gocce del collirio omeopatico a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris, ripetendo l'applicazione fino a 6 volte al giorno.

L'esperienza Vip: Tessa Gelisio


"Quando facevo Pianeta Mare ero sempre in mezzo al mare, esposta al vento e al sole. E questo mi aveva portato ad avere dei problemi agli occhi che curavo con un collirio allopatico tradizionale. Il problema è che dovevo continuare a metterlo tutti i giorni e avevo solo un beneficio temporaneo. Appena smettevo di usarlo tornavano i problemi agli occhi. Quando ho cominciato a usare, un collirio omeopatico a base di Chamomilla ed Euphrasia, nell'arco di un mese ho risolto il mio problema in maniera definitiva. Le poche volte che mi è capitato di avere ancora fastidio agli occhi, sono bastate poche gocce del collirio omeopatico per risolvere il disturbo".

Chiara Romeo



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