18 aprile 2018
Aggiornamenti e focus
Il paziente emofilico è uguale a tutti gli altri, specialmente nel campo odontoiatrico
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Vincere la paura del dentista, per i pazienti fragili, in particolare per l'emofilico, (la cui malattia congenita gli provoca un difetto di coagulazione del sangue) è l'appello inviato in occasione della Giornata Mondiale sull'Emofilia dal Collegio dei Docenti SIOCMF e SIOH. Argomento toccato dibattuto durante il Simposio "Approccio Multidisciplinare Odontoiatrico Nei Soggetti Fragili: Clinica, Ricerca Ed Esperienze Cliniche" in occasione del 25° Congresso Nazionale CDUO.
"Grazie ad un accordo con l'Associazione Italiana centri emofilia, sono stati realizzati protocolli che aumentano la sicurezza del paziente, già garantita dalle terapie attualmente disponibili. Il problema è diffondere i protocolli in ogni Centro di emofilia con l'obiettivo di formare i pazienti, i medici dei centri di emofilia e anche i dentisti pubblici e privati che lavorano nei pressi dei Centri di Emofilia", ha dichiarato Francesco Riva Direttore del Reparto di Chirurgia Odontostomatologica Ospedale George Eastman dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, nel corso del Congresso.
"D'altro canto -ha continuato- il paziente emofilico sapendo a cosa va incontro, deve avere una maggiore attenzione all'igiene orale, seguendo un'attenta prevenzione. Il problema inizia fin da piccoli, quando spuntano i primi dentini, con rischio di sanguinamento che non si ferma perché manca il fattore di coagulazione. Con la prima dentizione, è consigliabile dire alle mamme, quindi, di aumentare il fattore di coagulazione, per evitare il rischio dell'emorragia" prosegue Francesco Riva, che ha coordinatore un modello nel Lazio dove, attraverso la collaborazione tra l'Istituto Eastman e il Centro Emofilia del Policlinico Umberto I de La Sapienza di Roma, ha realizzato un efficace modello di cura odontoiatrica,che ha consentito anche una significativa riduzione dei costi.
Fonte: Odontoiatria33
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"Grazie ad un accordo con l'Associazione Italiana centri emofilia, sono stati realizzati protocolli che aumentano la sicurezza del paziente, già garantita dalle terapie attualmente disponibili. Il problema è diffondere i protocolli in ogni Centro di emofilia con l'obiettivo di formare i pazienti, i medici dei centri di emofilia e anche i dentisti pubblici e privati che lavorano nei pressi dei Centri di Emofilia", ha dichiarato Francesco Riva Direttore del Reparto di Chirurgia Odontostomatologica Ospedale George Eastman dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, nel corso del Congresso.
"D'altro canto -ha continuato- il paziente emofilico sapendo a cosa va incontro, deve avere una maggiore attenzione all'igiene orale, seguendo un'attenta prevenzione. Il problema inizia fin da piccoli, quando spuntano i primi dentini, con rischio di sanguinamento che non si ferma perché manca il fattore di coagulazione. Con la prima dentizione, è consigliabile dire alle mamme, quindi, di aumentare il fattore di coagulazione, per evitare il rischio dell'emorragia" prosegue Francesco Riva, che ha coordinatore un modello nel Lazio dove, attraverso la collaborazione tra l'Istituto Eastman e il Centro Emofilia del Policlinico Umberto I de La Sapienza di Roma, ha realizzato un efficace modello di cura odontoiatrica,che ha consentito anche una significativa riduzione dei costi.
Fonte: Odontoiatria33
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