07 maggio 2018
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Amenorrea e oligomenorrea: ormoni e omeopatia possono essere d’aiuto
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Il ciclo mestruale è ritenuto un valido indicatore della salute fisica e psicologica della donna, ma a volte può essere soggetto ad alcune anomalie, quali amenorrea e oligomenorrea. L'amenorrea è l'assenza di flusso mestruale e può essere 'primaria', per la mancata comparsa del menarca (la prima mestruazione della vita, che può essere legata anche a malformazioni dell'apparato genitale o neoplasie infantili) o 'secondaria', quando dopo una serie di cicli mestruali, manca la mestruazione. Per oligomenorrea si intende invece un ritmo mestruale irregolare, con flussi a intervalli compresi tra 35 giorni e tre mesi.
«La causa più frequente di questi disturbi risiede in un'alterazione ormonale, che può essere legata ad anomalie della funzionalità delle ovaie, dell'ipofisi (la ghiandola che controlla i ritmi ormonali del corpo) e della tiroide», spiega la dottoressa Gabriella Maggi, specialista in ostetricia e ginecologia ed endocrinologia sperimentale, esperta in omeopatia. «Anche un ormone prodotto dall'ipofisi, la prolattina - che, come dice il nome, viene prodotta in grandi quantità durante la gravidanza per sostenere l'allattamento - può disturbare la regolarità del ritmo mestruale, nel caso in cui i suoi livelli nel sangue aumentino fuori dalla gravidanza. Da non sottovalutare poi il fatto che tutte le situazioni di fatica fisica e mentale (malattie intercorrenti, difficoltà emotive, dimagramenti o aumenti ponderali importanti) possono influenzare negativamente la regolarità del ciclo mestruale».
La terapia a base di estroprogestinici (pillola) fornisce alla paziente gli ormoni femminili, andando così a sostituirne la carenza. «In questo caso le ovaie vengono messe a riposo, perché il trattamento fornisce la quantità necessaria dei due ormoni prodotti dalle stesse (estrogeni e progestinici), in attesa che la causa scatenante l'alterazione del ciclo si risolva in qualche modo spontaneamente», chiarisce la dottoressa Maggi. «È una scelta terapeutica utile nel caso in cui la donna desideri avere un ciclo mestruale regolare, anche se indotto chimicamente, e abbia la necessità di evitare gravidanze indesiderate».
Nei casi di oligomenorrea solitamente le ovaie producono una sufficiente quantità di estrogeni, ma l'irregolare comparsa dell'ovulazione crea una carenza di progesterone che è alla base dei disturbi del ritmo mestruale. Secondo l'esperta, «in questi casi, qualora la paziente non necessiti di contraccezione o la metta in atto con altri metodi, si può somministrare periodicamente, per via orale o vaginale, una piccola quantità di progestinici sufficiente a creare un ciclo mestruale».
Omeopatia
Claudio Buono
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Da cosa dipendono
«La causa più frequente di questi disturbi risiede in un'alterazione ormonale, che può essere legata ad anomalie della funzionalità delle ovaie, dell'ipofisi (la ghiandola che controlla i ritmi ormonali del corpo) e della tiroide», spiega la dottoressa Gabriella Maggi, specialista in ostetricia e ginecologia ed endocrinologia sperimentale, esperta in omeopatia. «Anche un ormone prodotto dall'ipofisi, la prolattina - che, come dice il nome, viene prodotta in grandi quantità durante la gravidanza per sostenere l'allattamento - può disturbare la regolarità del ritmo mestruale, nel caso in cui i suoi livelli nel sangue aumentino fuori dalla gravidanza. Da non sottovalutare poi il fatto che tutte le situazioni di fatica fisica e mentale (malattie intercorrenti, difficoltà emotive, dimagramenti o aumenti ponderali importanti) possono influenzare negativamente la regolarità del ciclo mestruale».
Come si curano
La terapia a base di estroprogestinici (pillola) fornisce alla paziente gli ormoni femminili, andando così a sostituirne la carenza. «In questo caso le ovaie vengono messe a riposo, perché il trattamento fornisce la quantità necessaria dei due ormoni prodotti dalle stesse (estrogeni e progestinici), in attesa che la causa scatenante l'alterazione del ciclo si risolva in qualche modo spontaneamente», chiarisce la dottoressa Maggi. «È una scelta terapeutica utile nel caso in cui la donna desideri avere un ciclo mestruale regolare, anche se indotto chimicamente, e abbia la necessità di evitare gravidanze indesiderate».
Nei casi di oligomenorrea solitamente le ovaie producono una sufficiente quantità di estrogeni, ma l'irregolare comparsa dell'ovulazione crea una carenza di progesterone che è alla base dei disturbi del ritmo mestruale. Secondo l'esperta, «in questi casi, qualora la paziente non necessiti di contraccezione o la metta in atto con altri metodi, si può somministrare periodicamente, per via orale o vaginale, una piccola quantità di progestinici sufficiente a creare un ciclo mestruale».
Omeopatia
- Folliculinum 9 CH esercita un effetto di regolazione sul meccanismo dell'ovulazione. Per le amenorree di più lunga durata, nelle quali sia utile stimolare l'attività delle ovaie, si può proporre alla diluizione 5 CH, alternato a Ovarinum, sempre alla 5 CH.
- Natrum muriaticum se la paziente è una ragazza tendenzialmente introversa, con una grande vulnerabilità emotiva e una forte sensibilità, che le porta a immedesimarsi nei problemi altrui.
- Pulsatilla quando la donna è dolce, emotiva, timida (anche se facilmente irritabile e suscettibile) e accetta volentieri di essere curata e coccolata.
Claudio Buono
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