06 dicembre 2018
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Prevenire il diabete alimentare con un menù ricco di vegetali
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Il diabete di tipo 2 è una patologia le cui cause vanno ricercate in errati stili di vita e nella predisposizione genetica. A differenza del diabete di tipo 1, che insorge per via della distruzione delle cellule che producono insulina, nel diabete di tipo 2 questo ormone è presente, ma non riesce a comunicare come dovrebbe con i recettori cellulari. Questo fa sì che il glucosio non riesca ad entrare nelle cellule per essere utilizzato e, rimanendo nel sangue in quantità elevata, danneggi diversi organi vitali.
Per evitare l'insulinoresistenza dovremmo praticare più attività fisica, fare attenzione alla linea e mangiare meglio. Ma cosa vuol dire mangiare meglio nell'ottica di una prevenzione della patologia diabetica? È davvero utile o sufficiente eliminare i carboidrati dalla propria dieta, come molti pensano? Dagli studi scientifici emerge che quello a cui si deve far caso non è solo la quantità di zuccheri semplici consumati, ma anche quanti e quali tipi grassi assumiamo. Dato per assodato che il non essere in sovrappeso è considerato protettivo nei confronti del diabete di tipo 2, a parità di Indice di massa corporea (BMI) il tipo di alimenti assunti può fare la differenza.
Da una parte grandi quantità di zuccheri semplici sfiancano le cellule produttrici di insulina e invecchiano precocemente gli organi, ma dall'altra sarebbero proprio i grassi ad inceppare il complesso meccanismo di interazione tra insulina e recettore cellulare. Dunque non solo non dovremmo esagerare con i lipidi assunti, ma preferiamo quelli di origine vegetale, purché non trattati, rispetto a quelli di origine animale. I cibi vegetali, difatti, oltre a contenere le benefiche fibre che rendono il rilascio di zuccheri nel sangue meno repentino, hanno anche dei tipi di grassi che non danneggiano i recettori dell'insulina1.
Vegetali nel menù
Un grande studio sui modi di mangiare e il rischio di insorgenza di patologia diabetica, parla difatti molto chiaro: più vegetali mangiamo, minore sarà la probabilità di sviluppare il diabete alimentare2. Chi mangia solo prodotti di origine vegetale, ha il 78% di possibilità in meno di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto agli onnivori. Si dovrebbero sostituire il più possibile le proteine vegetali a quelle animali: via libera ai legumi dal bassissimo contenuto di grassi e dalle proprietà protettive.
Verdura, frutta e cereali
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Stili di vita
Per evitare l'insulinoresistenza dovremmo praticare più attività fisica, fare attenzione alla linea e mangiare meglio. Ma cosa vuol dire mangiare meglio nell'ottica di una prevenzione della patologia diabetica? È davvero utile o sufficiente eliminare i carboidrati dalla propria dieta, come molti pensano? Dagli studi scientifici emerge che quello a cui si deve far caso non è solo la quantità di zuccheri semplici consumati, ma anche quanti e quali tipi grassi assumiamo. Dato per assodato che il non essere in sovrappeso è considerato protettivo nei confronti del diabete di tipo 2, a parità di Indice di massa corporea (BMI) il tipo di alimenti assunti può fare la differenza.
Zuccheri e lipidi
Da una parte grandi quantità di zuccheri semplici sfiancano le cellule produttrici di insulina e invecchiano precocemente gli organi, ma dall'altra sarebbero proprio i grassi ad inceppare il complesso meccanismo di interazione tra insulina e recettore cellulare. Dunque non solo non dovremmo esagerare con i lipidi assunti, ma preferiamo quelli di origine vegetale, purché non trattati, rispetto a quelli di origine animale. I cibi vegetali, difatti, oltre a contenere le benefiche fibre che rendono il rilascio di zuccheri nel sangue meno repentino, hanno anche dei tipi di grassi che non danneggiano i recettori dell'insulina1.
Vegetali nel menù
Un grande studio sui modi di mangiare e il rischio di insorgenza di patologia diabetica, parla difatti molto chiaro: più vegetali mangiamo, minore sarà la probabilità di sviluppare il diabete alimentare2. Chi mangia solo prodotti di origine vegetale, ha il 78% di possibilità in meno di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto agli onnivori. Si dovrebbero sostituire il più possibile le proteine vegetali a quelle animali: via libera ai legumi dal bassissimo contenuto di grassi e dalle proprietà protettive.
Verdura, frutta e cereali
Mangiare tanti vegetali freschi, sia verdura che frutta e introdurre, giornalmente, una porzione da 30 g di frutta a guscio non salata e non tostata. Scegliere cereali integrali ed utilizzare l'olio extravergine di oliva. Evitare i cibi raffinati, industriali e pronti, che in genere contengono molti grassi, zuccheri e sale, fornendo pochissime sostanze protettive. Ricordiamoci sempre che la tavola è sicuramente il primo posto dove possiamo vincere la battaglia contro il diabete di tipo 2.
Roberta Rossi Brunori
Bibliografia
- Nolan CJ, Larter CZ. Lipotoxicity: why do saturated fatty acids cause and monounsaturates protect against it? J Gastroenterol Hepatol. 2009;24(5):703-6.
- Tonstad S, Stewart K, Oda K, Batech M, Herring RP, Fraser GE. Vegetarian diets and incidence of diabetes in the Adventist Health Study-2. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2013;23(4):292-9.
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