22 febbraio 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana
Paziente allergico e trattamento odontoiatrico
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Parlare del paziente allergico non significa molto, potenzialmente ogni persona potrebbe sviluppare delle reazioni di tipo allergico se sottoposto a cure odontoiatriche.
Una delle principali imputate in questo settore è l'anestesia. Non di rado ci si sente dire dal paziente: «Io sono allergico mi faccia l'anestesia in questo o in quel modo».
Nella realtà le anestesie che avevano dato fenomeni allergici più o meno gravi erano confezionate, più di quarant'anni fa, con dei conservanti che davano azioni allergizzanti.
Conosciuto questo meccanismo, le formule sono state universalmente modificate e oggi questo fenomeno non sussiste più.
Il fare o non fare l'anestesia con vasocostrittore (adrenalina) è un'altra delle dispute che spesso sorgono nei pazienti che si dichiarano allergici. L'usare l'adrenalina in questi casi è indicato: restringe il campo d'azione dell'anestetico e lo potenzia, inoltre in caso di shock anafilattico (reazione allergica generalizzata che porta al ricovero in ospedale) si somministrano vari farmaci tra cui l'adrenalina.
Allergia al lattice
Un'altra fonte di allergia, questa sì molto comune, è quella legata al lattice, spesso presente nei guanti e nella diga di gomma impiegata per isolare il campo operatorio.
Solitamente i pazienti la segnalano e quindi è bene che l'odontoiatra si doti di guanti "latex-free". In effetti anche questa allergia pare essere dominabile solo con un minimo di prudenza e, nei casi in cui si agisca inconsciamente, raramente genera episodi critici.
Allergia ai metalli
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano
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...e inoltre su Dica33:
Allergia all’anestesia
Una delle principali imputate in questo settore è l'anestesia. Non di rado ci si sente dire dal paziente: «Io sono allergico mi faccia l'anestesia in questo o in quel modo».
Nella realtà le anestesie che avevano dato fenomeni allergici più o meno gravi erano confezionate, più di quarant'anni fa, con dei conservanti che davano azioni allergizzanti.
Conosciuto questo meccanismo, le formule sono state universalmente modificate e oggi questo fenomeno non sussiste più.
Fare anestesia con vasocostrittore?
Il fare o non fare l'anestesia con vasocostrittore (adrenalina) è un'altra delle dispute che spesso sorgono nei pazienti che si dichiarano allergici. L'usare l'adrenalina in questi casi è indicato: restringe il campo d'azione dell'anestetico e lo potenzia, inoltre in caso di shock anafilattico (reazione allergica generalizzata che porta al ricovero in ospedale) si somministrano vari farmaci tra cui l'adrenalina.
Allergia al lattice
Un'altra fonte di allergia, questa sì molto comune, è quella legata al lattice, spesso presente nei guanti e nella diga di gomma impiegata per isolare il campo operatorio.
Solitamente i pazienti la segnalano e quindi è bene che l'odontoiatra si doti di guanti "latex-free". In effetti anche questa allergia pare essere dominabile solo con un minimo di prudenza e, nei casi in cui si agisca inconsciamente, raramente genera episodi critici.
Allergia ai metalli
Le allergie ai metalli, come il nickel per esempio, sono un'altra area di potenziale rischio.
Lo sviluppo di materiali ceramici altamente affidabili ha diminuito l'impiego di questi metalli ma, in alcuni casi, non ci sono alternative se non molto costose.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano
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