Cosa fare in caso di ictus? Scoprilo con ALICe

25 febbraio 2019
Aggiornamenti e focus

Cosa fare in caso di ictus? Scoprilo con ALICe



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Sapresti cosa fare di fronte ad una persona che quando sorride ha la bocca storta, che non riesce ad esprimersi o che non riesce a capire quello che le viene detto? Sai che, in caso di sospetto ictus va chiamato prima possibile il 112 per essere trasportati con urgenza in un Ospedale dotato di una Unità Neurovascolare (o Stroke Unit) perchè in questi Centri vengono somministrate le terapie adeguate e si fa riabilitazione precoce?

Al via la campagna “Indovina l’ictus”


A questa e ad altre domande vuole dare una risposta A.L.I.Ce. Italia Onlus, Associazione per la lotta all'ictus cerebrale, con la campagna di informazione  online "Indovina l'Ictus. Osserva, Riconosci, Intervieni", un progetto utile al Cittadino, per sottolineare, ancora una volta, quanto siano importanti il tema della prevenzione e del fattore tempo per evitare le conseguenze più gravi di un ictus cerebrale e contribuire a salvare molte vite. Infatti, maggiore è il tempo che trascorre tra l'insorgenza dei sintomi e il trattamento, maggiore è il rischio che l'ictus provochi danni cerebrali irreversibili e conseguente invalidità. «È fondamentale diffondere la cultura della prevenzione sia primaria che secondaria e insistere sul ruolo chiave del fattore tempo»  dichiara Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus.

L’ictus si può prevenire


L'ictus cerebrale, definito come 'l'epidemia del XXI secolo', può essere evitato nell'80% dei casi attraverso il riconoscimento e il trattamento dei principali fattori di rischio quali fibrillazione atriale, ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, alimentazione non corretta, scarsa attività fisica.
Sul sito è presente anche un questionario interattivo che permette agli utenti di verificare e aumentare la propria conoscenza delle pratiche di prevenzione e cura dell'ictus. Attraverso dieci domande a risposta multipla, ognuna da compilare entro un minuto di tempo, si chiede all'utente come agirebbe nei confronti di una persona che manifesta alcuni dei sintomi tipici dell'ictus. Nel corso della compilazione, chiunque voglia cimentarsi potrà visualizzare le proprie risposte giuste e quelle sbagliate e, nel profilo finale, verrà invitato a consultare le voci del glossario in cui si è mostrato "meno preparato", così da colmare le proprie lacune.

L'ictus cerebrale è più diffuso di quanto si possa pensare: rappresenta, infatti, la prima causa di invalidità, la seconda di demenza e la terza causa di morte. In Italia, colpisce ogni anno circa 100.000 persone mentre quelle che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con conseguenze più o meno invalidanti, sono oggi circa un milione: il fenomeno, però, registra una costante crescita, considerando che le cure sono migliorate, si vive più a lungo e che il nostro Paese è tra quelli con aspettativa di vita più elevata.




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