Greta e la sindrome di Asperger
Che cos’è la Sindrome di Asperger?
La sindrome di Asperger, appartiene alla categoria dei disturbi dello spettro autistico ma, rispetto a chi è colpito da autismo, una persona Asperger presenta importanti differenze. Non sono presenti infatti ritardi dello sviluppo cognitivo, del linguaggio, così come sono assenti il disinteresse per la relazione e l'isolamento.
Un individuo Asperger, al contrario, possiede buone qualità linguistiche e cognitive, spesso intelligenza sopra la media e il desiderio di interagire con gli altri, ma una difficoltà, se non incapacità, nel farlo. Spesso i bambini Asperger sono oggetto di bullismo da parte dei coetanei.
Come si identifica un individuo Asperger
Le persone Asperger, o "Aspie", presentano caratteristiche tipiche che riguardano i comportamenti, l'espressione di sé e le relazioni:
- difficoltà nella relazione quotidiana con gli altri;
- comportamenti ripetitivi, con tendenza a dedicarsi a una gamma ristretta di attività e interessi;
- carenza di empatia, bassa soglia di tolleranza per la frustrazione;
- grandi difficoltà nell'esprimere affetto verso gli altri e nell'instaurare una rapporto di reciprocità nelle relazioni;
- modo di comunicare anomalo, tendenza a interpretare le frasi in modo letterale e difficoltà a capire il significato nascosto delle parole;
- espressione del viso statica con ridotta mimica facciale, tono di voce monotono;
- carenza di alcune abilità nel movimento, con mancanza di coordinazione.
A volte i bambini mostrano un "interesse speciale", molto ristretto e che cattura la totalità delle energie e dell'attenzione. Può trattarsi di un oggetto, o di una parte di esso come per esempio le ruote di una macchina. Frequente è anche la tendenza a collezionare gli oggetti appartenenti alla categoria di interesse, così come l´acquisizione di molte informazioni e conoscenze rispetto a un argomento specifico.
Diagnosi e cura della sindrome di Asperger
Ogni caso è diverso dall'altro, per tipo e intensità delle manifestazioni; queste sottili differenze rendono la diagnosi più difficile.
La diagnosi avviene attraverso l'osservazione e la descrizione da parte di genitori e insegnanti, difficilmente prima dei cinque anni. In molti casi, anzi, la diagnosi avviene nell'adolescenza o addirittura nell'età adulta, specie per le femmine che riuscirebbero a compensare meglio le proprie difficoltà di socializzazione.
Si tratta di una condizione per la quale non esistono cure risolutive ma terapie comportamentali mirate alla gestione della comunicazione, delle emozioni e allo sviluppo della consapevolezza. A volte al disturbo si associano manifestazioni come ansia, particolari fobie, iperattività. In questi casi e quando strettamente necessario, possono essere prescritti farmaci specifici.
Stefania Cifani
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