Disturbi dell'umore

23 novembre 2024

Disturbi dell'umore: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Disturbi dell'umore: definizione e generalità


Con l'espressione "disturbi dell'umore" si identifica un gruppo molto ampio di disturbi psichiatrici. Si tratta di vere e proprie malattie della sfera psichica, che alterano il modo di essere e l'affettività della persona. Si può parlare di disturbi dell'umore quando è presente una persistente (che dura per un certo arco di tempo) alterazione del tono dell'umore, non in sintonia con le situazioni e gli eventi (ad es., ridere mentre una persona sta morendo), che compromette la vita e le relazioni.

Ogni persona ha un proprio tono dell'umore, uno stato mentale che tende a manifestare con maggiore frequenza. Esso dipende sia dalla costituzione ereditaria del soggetto sia dalle modificazioni dovute all'ambiente.


Cause dei disturbi dell'umore


I disturbi dell'umore sono stati psicologici, quindi malattie legate alla sfera psichica. Ma non solo: spesso sono causati da particolari reazioni chimiche del cervello ed ecco perché sono necessari anche farmaci specifici per curarli. Ad esempio, la depressione è causata da un'alterazione dei neurotrasmettitori ("messaggeri") serotonina, noradrenalina e dopamina. Si tratta di sostanze biochimiche, prodotte da alcune cellule del cervello, che svolgono un importante ruolo nei meccanismi che regolano il tono dell'umore, la capacità di reagire alle situazioni e il corretto rapporto con il mondo esterno.


Sintomi dei disturbi dell'umore

Chi soffre di disturbi dell'umore sperimenta sentimenti come mancanza di gioia, isolamento, confusione, atteggiamento ribelle, eccessiva euforia. Si tratta di emozioni che tutte le persone possono provare. Chiunque, infatti, può sperimentare un abbassamento del tono dell'umore in risposta a un evento doloroso (un lutto, una sconfitta, un momento esistenziale difficile) o, al contrario, provare un senso di gioia, di fluidità nel pensiero e nell'azione, di armonia e di apertura verso il mondo e verso gli altri in relazione a un successo o a un'esperienza positiva. Tuttavia, non bisogna fare confusione: in questi casi, infatti, si tratta di episodi isolati e circoscritti. La malattia subentra, invece, quando queste reazioni sono eccessive e durano nel tempo.

Si parla di "tono di umore basso" quando il soggetto ha pensieri pessimistici e una visione negativa di sé, del mondo, del futuro; vede le attività e le relazioni che prima erano piacevoli come una penosa incombenza; non ha autostima e stimoli; fa fatica a svolgere le normali attività. L'umore è patologicamente alto (si parla di "mania"), invece, quando la persona prova un'euforia ingiustificata, fuori luogo, associata anche a marcate alterazioni fisiche e comportamentali, che possono spingere a compiere azioni pericolose (guida spericolata, assunzione di alcol e droghe, comportamenti sessuali a rischio).

Il più comune e conosciuto disturbo dell'umore è la depressione. Esistono due tipi di depressione: quella unipolare, caratterizzata da un umore sempre basso, e quella bipolare, caratterizzata anche da periodi di euforia e mania, più difficile da diagnosticare e da curare.

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Diagnosi

I disturbi dell'umore non sempre sono ben conosciuti e sono caratterizzati da sintomi ambigui, che si manifestano anche nella normalità ("ansia", "depressione" sono parole del linguaggio comune). Non sempre, infatti, la sofferenza è "malattia". Per questo riconoscerli non è affatto facile. Inoltre, non in tutti i casi esistono esami del sangue o indagini diagnostiche che permettano di individuare con certezza la malattia, come negli altri ambiti della medicina. In queste situazioni, contano moltissimo l'esperienza e la capacità del medico di riconoscere i segnali.


Cure

Disturbi dell'umore: cure e rimedi


Per curare i disturbi dell'umore in genere si ricorre sia ai farmaci sia a terapie di supporto, come la psicoterapia, le sedute con lo psichiatra, gli incontri di gruppo. Ovviamente, la terapia varia in relazione al soggetto, ai sintomi manifestati, alla sua storia clinica, al tipo di malattia di cui soffre. Ad esempio, per curare una depressione unipolare possono essere utili gli antidepressivi, mentre per trattare una depressione bipolare si può ricorrere agli stabilizzatori dell'umore.


Riferimenti bibliografici
  • Bogren, M. et al. (2017). Gender differences in subtypes of depression by first incidence and age of onset: a follow-up of the Lundby population. European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience
  • American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, APA, Washington DC.
  • Angold, A. et al. (1998). Puberty and depression: the roles of age, pubertal status and pubertal timing. Psychological Medicine, 28:51-61./LI>
  • Canino, G.J. et al. (1987). The prevalence of specific psychiatric disorders in Puerto Rico. Archives of General Psychiatry, 44:727-35.



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