22 aprile 2019
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Tosse nei bambini, cosa serve sapere
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La tosse è un meccanismo protettivo messo in atto dall'organismo per liberare le vie aeree, per impedirne l'ostruzione. Il meccanismo alla base della tosse è quello di una inspirazione forzata, seguita da una violenta espirazione ed espulsione di una grande quantità di aria che serve a eliminare un boccone di cibo o espellere muco in eccesso.
La tosse è un sintomo e non una malattia, e può essere causata anche da sostanze irritanti presenti nell'ambiente come fumo o odori forti.
La tosse si distingue in alta o bassa, a seconda che interessi la zona della laringe oppure abbia origine a livello dei bronchi. In questo caso sarà tosse "catarrosa", insistente e tenderà a peggiorare la notte, stando sdraiati e con l'esercizio fisico . La tosse secca è invece più tipica delle allergie, infezioni faringee, tracheali o nasali. Da non confondere con la tosse somatica, o psicogena che interessa i bambini sopra ai sei anni e e rappresenta la seconda causa di tosse cronica dopo l'asma bronchiale. È una tosse "stizzosa" simile a un tic. Nei casi più complessi, i genitori possono rivolgersi allo psicologo.
Una tosse più rumorosa è più pericolosa? No, non è indice di gravità; ciò che conta è la respirazione e quindi l'ossigenazione dei bambini, indicata dal colore del viso che deve essere roseo.
Le cause più comuni della tosse sono le infezioni delle vie respiratorie, batteriche o virali, ma non bisogna dimenticare che anche le allergie e l'asma causano tosse. In generale è l'infiammazione che fa aumentare la produzione di muco, e di conseguenza l'intensità della tosse che può diventare continua e molto fastidiosa.
Alcuni agenti esterni causano il peggioramento della tosse:
Quando la tosse compare improvvisamente durante la notte e somiglia a un latrato di cane (tosse abbaiante) si tratta probabilmente di un episodio di laringospasmo, che causa anche un cambiamento del tono della voce. Sono episodi che, se pur non pericolosi per la vita del bambino, spaventano molto i genitori e per i quali è necessario consultare il pediatra, e che possono essere risolti con una cura a base di cortisone.
La tosse va di pari passo con la causa che l'ha generata, quando è associata a malattie da raffreddamento comuni non deve dare allarme. Non è corretto cercare di eliminarla per esempio con un sedativo della tosse, che in presenza di catarro ne ostacolerebbe l'espulsione.
Per compensare quanto perso con le secrezioni è utile invece fare bere il bambino. In generale i liquidi facilitano lo scioglimento del muco. Anche un ambiente umidificato può giovare, ma attenzione a non utilizzare sostanze balsamiche, per esempio disciolte negli apparecchi umidificatori o per vaporizzazioni. Possono essere dannose e irritanti per i bambini piccoli, in particolare se allergici.
Consultare sempre il pediatra nel caso di tosse nei neonati, se il catarro è colorato, se la tosse persiste da oltre 10 giorni.
Prestare attenzione a segnali come comparsa di febbre, perdita di appetito e vivacità, perdita di idratazione (il bambino urina raramente o le quando piange le lacrime sono scarse) o se la respirazione appare impegnativa o difficoltosa, o ancora se i rumori prodotti durante la tosse sono diversi dal solito (per esempio fischi).
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La tosse è un sintomo e non una malattia, e può essere causata anche da sostanze irritanti presenti nell'ambiente come fumo o odori forti.
La tosse si distingue in alta o bassa, a seconda che interessi la zona della laringe oppure abbia origine a livello dei bronchi. In questo caso sarà tosse "catarrosa", insistente e tenderà a peggiorare la notte, stando sdraiati e con l'esercizio fisico . La tosse secca è invece più tipica delle allergie, infezioni faringee, tracheali o nasali. Da non confondere con la tosse somatica, o psicogena che interessa i bambini sopra ai sei anni e e rappresenta la seconda causa di tosse cronica dopo l'asma bronchiale. È una tosse "stizzosa" simile a un tic. Nei casi più complessi, i genitori possono rivolgersi allo psicologo.
Una tosse più rumorosa è più pericolosa? No, non è indice di gravità; ciò che conta è la respirazione e quindi l'ossigenazione dei bambini, indicata dal colore del viso che deve essere roseo.
Le cause della tosse
Le cause più comuni della tosse sono le infezioni delle vie respiratorie, batteriche o virali, ma non bisogna dimenticare che anche le allergie e l'asma causano tosse. In generale è l'infiammazione che fa aumentare la produzione di muco, e di conseguenza l'intensità della tosse che può diventare continua e molto fastidiosa.
Alcuni agenti esterni causano il peggioramento della tosse:
- il freddo, specie per la tosse secca
- l'inquinamento in generale, soprattutto per bambini e bronchitici cronici
- le polveri sottili, che accrescono infiammazione delle mucose
Quando la tosse compare improvvisamente durante la notte e somiglia a un latrato di cane (tosse abbaiante) si tratta probabilmente di un episodio di laringospasmo, che causa anche un cambiamento del tono della voce. Sono episodi che, se pur non pericolosi per la vita del bambino, spaventano molto i genitori e per i quali è necessario consultare il pediatra, e che possono essere risolti con una cura a base di cortisone.
Come curare la tosse
La tosse va di pari passo con la causa che l'ha generata, quando è associata a malattie da raffreddamento comuni non deve dare allarme. Non è corretto cercare di eliminarla per esempio con un sedativo della tosse, che in presenza di catarro ne ostacolerebbe l'espulsione.
Per compensare quanto perso con le secrezioni è utile invece fare bere il bambino. In generale i liquidi facilitano lo scioglimento del muco. Anche un ambiente umidificato può giovare, ma attenzione a non utilizzare sostanze balsamiche, per esempio disciolte negli apparecchi umidificatori o per vaporizzazioni. Possono essere dannose e irritanti per i bambini piccoli, in particolare se allergici.
Consultare sempre il pediatra nel caso di tosse nei neonati, se il catarro è colorato, se la tosse persiste da oltre 10 giorni.
Prestare attenzione a segnali come comparsa di febbre, perdita di appetito e vivacità, perdita di idratazione (il bambino urina raramente o le quando piange le lacrime sono scarse) o se la respirazione appare impegnativa o difficoltosa, o ancora se i rumori prodotti durante la tosse sono diversi dal solito (per esempio fischi).
In evidenza:
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