27 novembre 2014
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Se il matrimonio non è felice, il cuore ne risente
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In salute e in malattia. È una delle promesse che gli sposi si scambiano il giorno delle nozze, probabilmente senza sapere che proprio la qualità matrimonio può fare la differenza per la salute del cuore.
Stando ai risultati di uno studio presentato all'ultimo congresso annuale dell'American college of cardiology a Washington Dc (Usa) e pubblicati il 5 maggio 2014 su Dica33, per le persone sposate, sia uomini sia donne, il rischio di un qualunque problema cardiovascolare era del 5 per cento inferiore rispetto a quello dei single.
Ma le cose cambiano in caso di unione infelice: in base ai risultati di uno studio da poco pubblicato sulla rivista Journal of health and social behavior, infatti, un matrimonio non felice rappresenta un pericolo per il cuore, aumentando il rischio di problemi cardiaci soprattutto nelle donne e negli anziani.
I ricercatori della Michigan state university, guidati da Hui Liu, professore associato di sociologia e principale autrice dell'articolo, sono giunti a questa conclusione analizzando cinque anni di dati relativi a 1.200 persone statunitensi sposate e con un'età compresa tra 57 e 85 anni.
«Essere sposati a un partner troppo critico o esigente aumenta la probabilità di sviluppare patologie del cuore rispetto ad avere un partner che ci aiuta e ci sostiene» dice Liu, che poi precisa come tale probabilità cresca con il crescere dell'età.
Una possibile spiegazione è legata al fatto che con il passare del tempo il sistema immunitario è meno efficiente, le persone sono più fragili e ciò potrebbe stimolare risposte più intense da parte di cuore e vasi di fronte allo stress legato alla vita matrimoniale.
E come ricordano gli autori, dallo studio emerge anche che il cuore delle donne è più sensibile a questi effetti negativi del matrimonio infelice, magari perché il gentil sesso tende a non esternare le emozioni negative, aumentando così la probabilità di depressione e problemi cardiovascolari.
«Questi risultati suggeriscono che le consulenze matrimoniali dovrebbero essere offerte anche alle coppie anziane, magari sposate da 40 o 50 anni, mentre oggi questo tipo di servizio si concentra quasi esclusivamente sulle coppie giovani» conclude l'autrice.
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