I dispositivi alternativi alle sigarette sono meno dannosi? Risponde una ricerca italiana

23 settembre 2019
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I dispositivi alternativi alle sigarette sono meno dannosi? Risponde una ricerca italiana



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In una ricerca tutta italiana il prodotto a "tabacco riscaldato" IQOS e le sigarette elettroniche hanno avuto un impatto inferiore rispetto alle sigarette tradizionali su tutti i parametri misurati di stress ossidativo delle cellule, pressione del sangue e flusso nei vasi sanguigni.

La ricerca


È il primo studio clinico sull'uomo condotto in maniera indipendente in Italia su fumatori. Lo studio, offre un ulteriore contributo al dibattito sul fumo, fornendo informazioni utili per guidare la futura ricerca sul tema delle alternative, soprattutto alla luce della capacità simile di questi prodotti di fornire nicotina, come dimostrato dall'equivalenza dei dosaggi nel sangue dei partecipanti allo studio, eliminando però il processo di combustione, principale causa delle malattie fumo correlate. Venti i fumatori coinvolti (il campione è stato calcolato per sapere quanti soggetti fossero statisticamente rilevanti per uno studio in acuto) di cui più della metà donne, assegnati in modo casuale ed alternativamente ai differenti prodotti, con un periodo di sospensione di 1 settimana tra le differenti fasi. I tre prodotti valutati avevano un contenuto di nicotina equiparabile. I ricercatori sono andati a misurare numerosi biomarcatori per lo stress ossidativo delle cellule, l'aggregazione piastrinica, gli effetti sui vasi e sulla pressione, in base ai diversi tipi di "fumo". Sono stati fatti anche compilare ai volontari dei questionari per valutare il loro grado di soddisfazione.

Risultato


Il prodotto a "tabacco riscaldato" IQOS e le sigarette elettroniche hanno avuto un impatto inferiore rispetto alle sigarette tradizionali su tutti i parametri misurati di stress ossidativo delle cellule, pressione del sangue e flusso nei vasi sanguigni.

I ricercatori

Il lavoro, valutato e pubblicato dalla autorevole rivista scientifica JAHA dell'American Heart Association, dal titolo: "Acute Effects of Heat-Not-Burn, Electronic Vaping, and Traditional Tobacco Combustion Cigarettes", è il frutto di uno studio randomizzato condotto presso l'Università La Sapienza di Roma sulla valutazione vascolare degli effetti pro-aterosclerotici del fumo (SURVAPES). Prima firma Giacomo Frati, Professore Ordinario di Cardiochirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma. La ricerca è stata presentata dal prof. Roberto Carnevale, professore associato in biologia dello stesso Ateneo, studioso di stress ossidativo, invecchiamento, aterosclerosi, all'ottavo Congresso della Società Italiana di Emoreologia Clinica e Microcircolazione (SIECM) a Modena, durante la tavola rotonda "Stress ossidativo, funzione endoteliale e fumo: i prodotti alternativi al fumo di sigaretta". Commenta Carnevale: «I risultati ampliano e migliorano le conoscenze sugli effetti comparativi in acuto di prodotti a tabacco riscaldato, sigarette elettroniche e sigarette tradizionali e confermano i risultati precedentemente ottenuti sul diverso impatto sullo stress ossidativo e sull'elasticità delle arterie derivante dall'utilizzo dei nuovi prodotti. Il fatto che lo stress ossidativo, l'attivazione piastrinica e la pressione arteriosa siano meno influenzati dai prodotti a tabacco riscaldato e dalle sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali suggerisce che i primi potrebbero essere meno dannosi, mentre alcune somiglianze tra i primi e le sigarette tradizionali, in termini di soddisfazione dei fumatori, potrebbero rendere questi prodotti maggiormente apprezzati nel processo di cambiamento».



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