I piccoli cuochi mangiano sano

10 dicembre 2014
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I piccoli cuochi mangiano sano



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Piccoli chef crescono. E crescono mangiando meglio, stando ai risultati di uno studio da poco pubblicato su Preventing chronic disease: public health research, practice and policy, dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi. In base ai dati riportati dai ricercatori d'oltreoceano guidati da Derek Hersh, infatti, i programmi e i corsi che insegnano ai bimbi a cucinare sembrano avere un impatto positivo sulle scelte alimentari dei più piccoli.

«E creare delle buone e sane abitudini a tavola a questa età è una delle parti più importanti di questi programmi» afferma l'autore che assieme ai suoi colleghi ha passato in rassegna 8 diversi studi che valutavano altrettanti programmi educativi sulla cucina, rivolti a bambini tra i 5 e i 12 anni. Nonostante le grandi differenze tra gli studi, che non hanno permesso di arrivare a una conclusione definitiva e davvero convincente, la tendenza è chiara.
«Grazie a questi programmi aumenta nei piccoli il consumo di frutta e verdura e alimenti ricchi di fibre, inoltre i bambini sono più disponibili a provare nuovi cibi e più sicuri delle loro capacità di preparare nuovi piatti» precisa Hersh.

I risultati di questa ricerca arrivano in un momento davvero cruciale, nel quale l'obesità in età pediatrica ha raggiunto livelli preoccupanti e continua a crescere anche a causa delle abitudini alimentari nelle famiglie, dove i genitori hanno poco tempo da dedicare alla cucina e molto spesso non sanno nemmeno cucinare. «Se i bambini vengono coinvolti nella preparazione dei piatti, il loro interesse è totale e questo loro entusiasmo e la voglia di fare sempre di più sono davvero sorprendenti» commenta Sara Haas, portavoce della Academy of nutrition and dietetics.

Ma che ruolo hanno i genitori in tutto questo? «I genitori sono fondamentali nel determinare le abitudini alimentari dei bambini» affermano sia Hersh sia Haas, convinti che i genitori che non riescono a coinvolgere i bambini in corsi di cucina possono ottenere risultati simili anche a casa. Certo ci vuole tanta buona volontà, ma i piccoli sono più a loro agio a casa e ciò li rende anche più aperti a "sperimentare" nuovi cibi. «Questo perché associano il cibo sano a una esperienza positiva» concludeHersh, che sottolinea però la mancanza di ricerche in questo importante settore della salute.



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