Ittero nei neonati: come si manifesta e come si cura

31 gennaio 2020
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Ittero nei neonati: come si manifesta e come si cura



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Il colorito giallastro della pelle indica nel neonato la presenza dell'ittero. Può essere fisiologico o patologico. Nel primo caso passa da solo, nel secondo richiede alcune terapie
La cura più comune dell'ittero patologico è la fototerapia: fasci luminosi blu distribuiti sul corpo del neonato riducono il livello di bilirubina nel sangue

L'ittero - o ittero neonatale - si manifesta nel neonato con un colorito giallastro della pelle. Questa evidenza cutanea può arrivare a colpire anche la parte bianca degli occhi. Normalmente dopo il volto, si può estendere agli arti, al torace, alle gambe, alla pianta dei piedi, al palmo delle mani e alla mucosa orale. Tra gli altri sintomi: urine giallo-scure, feci molto chiare e sonnolenza.
 
L'ittero è il segnale esterno dell'accumulo - e quindi dell'aumento - dei livelli di bilirubina nel sangue. La bilirubina viene prodotta dal fegato durante la decomposizione dell'emoglobina e viene poi smaltita. Più il livello aumenta, più il sintomo si estende. Perché il colore giallo? Perché la bilirubina è un pigmento giallo/arancione.


Ittero nel neonato: quando si presenta


Innanzitutto va detto che si tratta di un disturbo molto comune (il termine scientifico è  iperbilirubinemia indiretta). Interessa oltre il 50% dei neonati (tra i prematuri, nati cioè prima della 37a settimana, la percentuale sale addirittura all'80%). Si parla di ittero fisiologico quando si manifesta tra la seconda e la quarta giornata di vita e scompare senza conseguenze in una o due settimane. In questo caso, la bilirubina è del tipo indiretto e la sua concentrazione nel sangue non supera i 12 mg/dl. Pur essendo una patologia frequente che non deve destare preoccupazione, ci sono delle pre condizioni che possono essere considerati fattori di rischio nell'insorgenza del colorito cutaneo giallognolo. Per esempio:

Si parla invece di ittero patologico quando il disturbo si associa a livelli più elevati di bilirubina nel sangue (diretta e indiretta) e con un andamento progressivo. In questo caso, la concentrazione supera i 15 mg/dl e il colorito giallo compare già nel primo giorno di vita, permanendo anche per diverse settimane. È più comune che il colore giallognolo si estenda a gran parte del corpo (addome compreso), associandosi talvolta a sonno prolungato e rifiuto dell'allattamento.
 
Esiste poi l'ittero da latte materno. In questo terzio caso la colorazione giallastra della cute si presenta dopo 4/5 giorni dalla nascita, proprio in seguito all'allattamento al seno (non va tuttavia sospeso), e può proseguire anche fino a tre mesi. Infine l'ittero può presentarsi anche per una incompatibilità da fattore Rh o da gruppo sanguigno AB0.
Se l'ittero si manifesta quando il neonato è già stato dimesso dall'ospedale, è bene farlo subito visitare da un medico.


Ittero nel neonato: la cura


Se fisiologico, l'ittero passa da solo, senza trattamenti specifici, facendo attenzione a non esporre il bambino ai raggi del sole. Il neonato va comunque controllato e sottoposto alla visita pediatrica se il colore giallo diventa più intenso, si estende al corpo e dura più di 15/20 giorni, se il neonato piange, resta sveglio e non prende peso.

Se invece l'ittero è patologico, la fototerapia è la cura più comune. È un trattamento non invasivo e consiste nel 'colpire' per diverse ore al giorno il corpo del neonato con fasci luminosi blu che aggrediscono la bilirubina, ne riducono l'accumulo nel sangue, e la espellono attraverso i reni. Può essere associata, in casi più seri - quando i livelli di bilirubina nel sangue sono molto alti - alla trasfusione con scambio di sangue (exsanguino-trasfusione).


Carla De Meo

Riferimenti bibliografici
  • Rachel Click, Julie Dahl-Smith, Lindsay Fowler, Jacqueline DuBose, Margi Deneau-Saxton e Jennifer Herbert: 'An osteopathic approach to reduction of readmissions for neonatal jaundice' - Osteopathic Family Physician, volume. 5, n. 1, 2013.



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