08 maggio 2017
Aggiornamenti e focus
Le bevande energetiche possono mettere a rischio il cuore
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Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association, l'intervallo Qt e la pressione sistolica sono significativamente più alte dopo il consumo di circa un litro di una bevanda energetica rispetto a una bevanda con sola caffeina. Negli Stati Uniti si è registrato un aumento delle visite al pronto soccorso e anche delle morti associate alle bevande energetiche, con una crescente domanda sulla loro sicurezza, come si legge nell'articolo.
L'autrice principale dello studio Emily Fletcher, del David Grant Usaf Medical Center presso la Travis Air Force Base in California, afferma: «Abbiamo deciso di studiare l'impatto potenziale sulla salute del cuore delle bevande energetiche, perché una ricerca precedente ha mostrato che il 75% del personale militare della base ha consumato una bevanda energetica, e che quasi il 15% del personale militare, in generale, beve tre lattine al giorno quando è in missione, il che equivale a una quantità maggiore di quanto abbiamo studiato qui». Diciotto volontari sono stati suddivisi in due gruppi: il primo ha ricevuto circa un litro di una bevanda energetica comunemente in commercio, contenente 108 g di zucchero, 320 mg di caffeina e vari altri composti proprietari, mentre il secondo ha ricevuto una bevanda di controllo contenente 320 mg di caffeina, 40 ml di succo di lime e 140 ml di sciroppo di ciliegia in acqua gassata. Le bevande sono state inoltre scambiate tra i gruppi dopo un periodo di washout di sei giorni.
I ricercatori hanno trovato che, rispetto al gruppo che aveva bevuto sola caffeina, il gruppo con bevande energetiche presentava un intervallo Qt corretto di 10 millisecondi più alto a 2 ore. «Per chiarire l'importanza di questo fatto basta ricordare che alcuni farmaci che influenzano l'intervallo Qt corretto per 6 millisecondi hanno in etichetta avvertimenti su tale effetto» affermano gli autori. Entrambi i gruppi hanno avuto incrementi simili della pressione sistolica, ma le pressioni sistoliche nel gruppo della caffeina dopo sei ore erano quasi tornate al loro valore originario, a differenza dell'altro gruppo in cui si pensa che altri ingredienti diversi dalla caffeina possano avere effetti alteranti. «Questo è un piccolo studio e i risultati dovranno essere confermati, ma sulla base di queste prove preliminari in giovani adulti sani, in persone che hanno elevata pressione sanguigna, patologie cardiache di base o altri problemi di salute potrebbe essere opportuno evitare o consumare con cautela bevande energetiche fino a quando non si saprà più riguardo al loro impatto sulla salute del cuore» concludono gli autori.
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