29 settembre 2021
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L'attività fisica quotidiana dopo un impianto di defibrillatore
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Programmi di riabilitazione cardiaca: l'attività fisica
Le persone che aumentano anche di poco i livelli di attività fisica quotidiana dopo l'impianto di un defibrillatore (ICD) hanno una minore incidenza di ricovero e un minor rischio di morte, secondo una nuova ricerca pubblicata su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes. «I programmi di riabilitazione cardiaca offrono ai pazienti un ambiente sicuro per aumentare l'attività fisica dopo l'impianto di ICD, oltre a ridurre il rischio di ulteriori ricoveri e morte, ma sono sottoutilizzati, specialmente tra le donne, gli anziani, le persone di diversi gruppi razziali ed etnici e coloro che vivono nelle aree rurali» afferma Brett Atwater, dell'Inova Heart and Vascular Institute di Fairfax, in Virginia, primo autore dello studio.
I ricercatori hanno cercato di capire se l'attività fisica effettuata al di fuori di un programma di riabilitazione cardiaca formale potesse produrre benefici. Per questo hanno studiato i dati sulla salute e l'attività fisica di quasi 42.000 beneficiari di assicurazione Medicare a cui sono stati impiantati ICD. I sensori presenti negli ICD hanno misurato il movimento e la frequenza cardiaca dei partecipanti, e quindi qualsiasi tipo di attività è stata conteggiata per i totali giornalieri. Ebbene, gli esperti hanno visto che solo il 3% dei pazienti che hanno ricevuto un ICD durante il periodo di studio ha partecipato a un programma di riabilitazione cardiaca.
Chi vi ha preso parte ha aumentato l'attività fisica di quasi 10 minuti al giorno durante le sessioni di lavoro, rispetto a una diminuzione di un minuto al giorno tra coloro che non erano iscritti a tali programmi. Coloro che hanno partecipato a un programma di riabilitazione cardiaca hanno avuto il 24% di probabilità in meno di morire da uno a tre anni dopo l'impianto dell'ICD rispetto a coloro che non vi hanno preso parte.
Tuttavia, ogni periodo di 10 minuti di aumento dell'attività fisica quotidiana è stato associato a una riduzione dell'1,1% dei decessi per tutte le cause tra tutti i pazienti nello studio, anche in quelli che non partecipavano a un programma formale. Dopo aver aggiustato l'analisi, le riduzioni dei tassi di mortalità sono state le stesse tra chi ha partecipato e chi non ha partecipato alla riabilitazione cardiaca a patto che ci fosse stato un aumento dell'attività fisica. «Il nostro studio suggerisce che i benefici di una maggiore attività fisica sono ottenibili anche a casa, offrendo potenzialmente un'altra opportunità per migliorare gli esiti nei pazienti con ICD» conclude Atwater.
Fonte: Doctor33
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