Bambini a tavola: importante l'esempio dei genitori

04 aprile 2022
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Bambini a tavola: importante l'esempio dei genitori



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I bambini, come gli adulti, non mangiano ciò che non gradiscono


I bambini, come gli adulti, non mangiano ciò che non gradiscono. È quello che è emerso da uno studio pubblicato su Appetite.

«Da oltre 50 anni sappiamo che il gusto e l'assunzione sono positivamente correlati, ma questo spesso porta al presupposto sbagliato che se c'è un sapore migliore, mangerai di più» spiega l'ultimo autore John E. Hayes, della University Park negli Stati Uniti. «La realtà è un po' più articolata. Negli adulti, sappiamo che se un cibo ti piace davvero, puoi mangiarlo o meno. Ma se non ti piace, lo mangerai raramente o non lo mangerai mai. Questi nuovi dati dimostrano che nei bambini piccoli vale lo stesso schema». Nello studio gli autori intendevano valutare la relazione tra la preferenza degli elementi serviti al momento del pasto e la conseguente assunzione. Sono stati così coinvolti 61 bambini tra i 4 e i 6 anni, i quali hanno partecipato a due sessioni durante le quali erano presenti su un vassoio 7 cibi, quali pollo, crocchette, ketchup, patatine, uva, broccoli, pomodorini e biscotti, più 2 bevande, e cioè latte e succo di frutta. Ai partecipanti è stato chiesto di classificare il gradimento di ogni alimento su una scala da 5 punti, da super cattivo a super buono.

Andando poi a valutare il risultato, è stata osservata una forte correlazione tra il "non consumo" e gli alimenti verso i quali i bambini avevano espresso un basso gradimento. «Questo dato è coerente con la nozione che i bambini non mangiano ciò che non gradiscono» affermano i ricercatori.

Si è però anche osservato che non vi è stata una particolare correlazione tra cosa i bambini hanno detto di preferire e cos'hanno successivamente assunto. Kathleen Kell, prima firmataria dell'articolo, spiega come le scelte alimentari dei bambini vengano influenzate da genitori e coetanei. Per l'autrice è necessario valutare con attenzione le motivazioni che spingono i bambini verso un certo comportamento alimentare. I bambini ascoltano tutto ciò che viene detto intorno alla tavola, il che avrà un'influenza sulla loro percezione del cibo. Kell crede che questi risultati potrebbero essere interessanti per i genitori, nell'ottica di migliorare l'alimentazione dei figli.

Riferimenti bibliografici:



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