Fisioterapisti, istituito l’Ordine professionale
«È una cosa forte, che generazioni di fisioterapisti hanno voluto. Ne sono passati di colleghi che hanno sperato in questo momento», sono state le prime parole del presidente della Commissione Nazionale d'Albo dei Fisioterapisti Piero Ferrante subito dopo l'annuncio di Speranza. «Non posso non pensare agli uomini e alle donne, ai colleghi e alle colleghe fisioterapiste- ha aggiunto- che ogni giorno si relazionano e in questo modo vedono più chiara la loro identità, la loro casa, la loro famiglia».
«Questo non è l'anno zero- ha sottolineato Ferrante - perché noi fisioterapisti entriamo nelle famiglie e nelle loro sofferenze, cerchiamo di farci portatori sani di istanze delle sofferenze delle famiglie. In questo modo sarà sicuramente più facile perfezionare, quindi non l'anno zero, ma l'anno uno». «Mi riallaccio con piacere alle parole del signor ministro- ha tenuto a precisare- è un inizio, non è un traguardo e su questo sono perfettamente d'accordo con lui». «È un nuovo inizio che noi accettiamo con piacere- ha continuato - perché l'Ordine è un luogo di riconoscimento, di confronto ma anche di condivisione e collaborazione fra tutte le professioni sanitarie e solo quando saremo pronti a mettere a punto al cento per cento la nostra macchina organizzativa, noi, mettendoci in relazione con tutte le professioni sanitarie, in primis quelle di cui abbiamo fatto parte e che ringraziamo, saremo capaci di essere più attenti, più accorti, più efficaci e più efficienti».
"Madre" della legge sulla riforma degli Ordini professionali è Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute, che si è detta emozionata per il traguardo raggiunto oggi con l'istituzione dell'Albo. «Un nuovo Ordine assume un rilievo anche nei confronti della pubblica amministrazione e dello Stato: è un elemento di sorveglianza attiva rispetto alla qualità e alla professionalità degli iscritti», ha spiegato Lorenzin a Doctor33. La presidente della commissione Sanità Annamaria Parente nel corso del suo intervento ha precisato: «La figura del fisioterapista va inserita a pieno titolo nella riforma del sistema sanitario territoriale. Dobbiamo dare il giusto riconoscimento a tutti quei professionisti che durante la pandemia sono stati vicini ai cittadini, dimostrando quanto sia fondamentale il loro lavoro».
Anna Capasso
Fonte: Doctor33
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