20 aprile 2023
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Ipertensione: i rischi da consumo di liquirizia
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Il consumo di liquirizia non conforme e cronico, associato anche a prodotti che la contengono, dai dolciumi agli integratori, può esporre al rischio di intossicazione con sintomi di ipertensione e disturbi cardiaci: il consumatore va informato con indicazioni più chiare nell'etichettatura. Lo raccomanda l'Anses, l'agenzia francese per la sicurezza alimentare sulla base di casi di intossicazione riportati tra il 2012 e il 2021.
In questo periodo, 64 persone sono state intossicate dopo aver consumato bevande o alimenti a base di liquirizia. Dal resoconto dell'agenzia, quasi la metà dei casi sono risultati gravi, con sintomi di ipertensione e disturbi cardiaci. In generale, comunque, l'evoluzione dei sintomi è risultata non eccessivamente grave con solo caso limite ha portato un paziente addirittura al decesso per intossicazione, in combinazione con una grave malattia al fegato.
L'Anses ha osservato che queste intossicazioni non sono state causate da un consumo normale, ma da un uso non conforme e cronico della liquirizia.
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Uso non conforme e cronico della liquirizia
In questo periodo, 64 persone sono state intossicate dopo aver consumato bevande o alimenti a base di liquirizia. Dal resoconto dell'agenzia, quasi la metà dei casi sono risultati gravi, con sintomi di ipertensione e disturbi cardiaci. In generale, comunque, l'evoluzione dei sintomi è risultata non eccessivamente grave con solo caso limite ha portato un paziente addirittura al decesso per intossicazione, in combinazione con una grave malattia al fegato.
L'Anses ha osservato che queste intossicazioni non sono state causate da un consumo normale, ma da un uso non conforme e cronico della liquirizia.
I prodotti consumati erano soprattutto bevande analcoliche (pastis senza alcool), con grandi dosi ingerite quotidianamente. Seguono bevande alcoliche (pastis, dose ingerita da 400 a 2000 ml al giorno), dolci (ad esempio consumo di una scatola di caramelle al giorno), tisane, integratori alimentari (assunzione di 46 compresse invece di una, etc.) e lo sciroppo di liquirizia. L'agenzia raccomanda di non superare i 10 mg di glicirizina al giorno (il principio attivo dell'estratto di liquirizia), controllando di non assumerne anche tramite altre fonti come alimenti, farmaci o derivati del tabacco.
L'Agenzia riconosce, tuttavia, che può essere difficile per il consumatore sapere se il suo consumo è eccessivo e suggerisce di modificare l'etichettatura dei prodotti contenenti liquirizia o i suoi derivati per migliorare l'informazione alla popolazione. In sintesi, l'agenzia ha proposto di aggiungere su tutti i prodotti la dicitura "contiene liquirizia", indipendentemente dalla concentrazione, oltre a modificare l'affermazione "le persone con ipertensione dovrebbero evitare un consumo eccessivo" (esiste infatti il rischio di ipertensione in caso di consumo eccessivo anche nelle persone sane) con la frase "un consumo eccessivo e/o regolare espone al rischio di ipertensione e altri effetti avversi che possono essere gravi, da consumare con moderazione".
Cristoforo Zervos
Cristoforo Zervos
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