Virus West Nile: facciamo chiarezza su prevenzione e sintomi

21 luglio 2023
Aggiornamenti e focus, Speciale Estate

Virus West Nile: facciamo chiarezza su prevenzione e sintomi



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La circolazione del virus West Nile, che porta alla cosiddetta malattia o febbre di West Nile, è stata confermata dalla presenza in un pool di zanzare e in avifauna in Italia già a maggio. Da aprile ad oggi non sono stati notificati casi confermati di infezione nell'uomo da virus West Nile, ma è possibile che la circolazione di questo o di altri patogeni trasmessi da insetti possa aumentare nelle prossime settimane. Dall'Iss (Istituto superiore di sanità) le indicazioni su cos'è, come si presenta e come prevenire l'infezione da virus West Nile.

West Nile virus: dove si trova


La febbre West Nile (West Nile Fever), fa sapere la nota, è una malattia provocata dal virus West Nile, un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile, da cui prende il nome. Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Inondazioni, esondazioni ed alluvioni, come quelle che hanno interessato nelle scorse settimane l'Emilia-Romagna, sono associate all'aumento del rischio di alcune malattie infettive, incluse le arbovirosi trasmesse da zanzare, come il virus West Nile, endemico in Italia, e i virus dengue e chikungunya, che hanno dato luogo a focolai sporadici nel nostro paese.



Come si trasmette il virus West Nile


I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.



Riconoscere i sintomi da infezione

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette è asintomatica. Circa il 20% degli infetti presenta sintomi come:
-febbre
-mal di testa
-nausea
-vomito
-linfonodi ingrossati
-manifestazioni cutanee

Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell'età della persona. Ad esempio, nei bambini è più frequente una febbre leggera, mentre nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in 1 persona su 150 e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti e nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un'encefalite letale. In ogni caso e per qualunque dubbio, rivolgersi al medico di famiglia o al farmacista di fiducia.


Terapia e prevenzione del West Nile virus

Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita. Inoltre, anche se attualmente sono in studio dei vaccini, per il momento l'unico strumento preventivo contro la diffusione dell'infezione è soprattutto la riduzione dell'esposizione a punture di zanzare, durante il periodo favorevole alla trasmissione. È quindi consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente.

Ecco alcuni suggerimenti:

-usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto

-usare delle zanzariere alle finestre e soggiornando in ambienti climatizzati

-svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprendo quelli inamovibili

-cambiare spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali

-svuotare le piscinette per i bambini quando non sono usate


Fonte: Farmacista33





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