Lockdown: aumentata l’obesità nei bambini in età scolare
Il lockdown durante la pandemia di COVID-19 ha contribuito a un forte aumento del numero di bambini obesi e in sovrappeso in Inghilterra, secondo uno studio pubblicato su PLOS One.
«Precedenti ricerche avevano suggerito un rischio elevato di aumento di peso nei bambini a causa della chiusura delle scuole, della cancellazione delle attività sportive e della riduzione delle opportunità di svago fisico. Le restrizioni potrebbero anche aver causato abitudini alimentari poco sane, disturbi del sonno e un aumento del tempo trascorso davanti allo schermo» spiega Iván Ochoa-Moreno, della University of Southampton e della University of York di Heslington (Regno Unito), autore principale dello studio. I ricercatori hanno utilizzato i dati del National Childhood Measurement Program per i bambini di età compresa tra quattro e cinque anni nelle classi di accoglienza della scuola primaria e per quelli di età compresa tra 10 e 11 anni che stavano terminando lo stesso ordine di scuola.
L'analisi ha rilevato che la prevalenza di sovrappeso e obesità tra i bambini nell'anno di accoglienza è aumentata dal 9,9% nel 2019-2020 al 14,4% nel 2020-2021, ed è poi scesa al 10,1% nel 2021-2022. Tuttavia, la prevalenza di sovrappeso e obesità nei bambini di età compresa tra 10 e 11 anni è rimasto persistente, ed era superiore del 4% rispetto al previsto. In pratica, questo aumento significa che durante la pandemia 55.838 bambini aggiuntivi in età scolare potrebbero essere diventati sovrappeso o obesi, 16.752 dei quali in maniera grave. Gli autori pensano che nei bambini più grandi l'obesità sia più radicata, e che una volta che questi hanno cambiato comportamento, è molto meno probabile che tornino a fare attività fisica o a seguire atteggiamenti più sani che avevano prima. L'aumento è stato doppio tra i bambini provenienti dalle aree più povere del paese. Gli autori dello studio hanno stimato che il costo sanitario aggiuntivo per questo problema potrebbe ammontare a 800 milioni di sterline per il trattamento dell'obesità persistente e di altre patologie a lungo termine come il diabete di tipo 2, l'ipertensione, e malattia coronarica, e che i costi per la società potrebbero ammontare in totale a 8,7 miliardi di sterline.
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