Un tumore, cinque stadi
Il tumore della mammella è un tumore che ha origine nella maggior parte dei casi dai dotti galattofori (carcinoma duttale) e, meno frequentemente, dai lobuli della mammella (carcinoma lobulare). Può presentarsi in forme non invasive, che non si diffondono ai tessuti circostanti, e in forme invasive, definite carcinoma infiltrante (1,2).
La forma non invasiva più comune (denominata carcinoma mammario in situ) ha origine generalmente dai dotti lattiferi e non ha la capacità di diffondersi ad altre parti del corpo al di fuori della mammella. In genere, il carcinoma mammario in situ non compare sotto forma di un nodulo palpabile con le dita (al tatto), ma viene scoperto durante una mammografia (1-7).
Le forme invasive di tumore al seno comprendono il carcinoma lobulare infiltrante, più raro, e il carcinoma duttale infiltrante, più comune poiché rappresenta oltre i tre quarti di tutti i casi di cancro della mammella. Questi due tipi di carcinoma sono in grado di propagarsi ad altri organi del corpo (1-7)
La stadiazione di un tumore al seno si basa sulla dimensione dello stesso, l'interessamento dei linfonodi della regione limitrofa al seno, e la localizzazione di siti di malattia a distanza (metastasi). Gli stadi dal I al III quindi vedono un progressivo aumentare delle dimensioni del tumore e un interessamento crescente del numero dei linfonodi associata a una riduzione dei tassi di sopravvivenza a 5 anni (4-7).
I tassi di sopravvivenza a 5 anni per i tumori al seno identificati allo stadio I sono prossimi al 100 per cento. La sopravvivenza a 5 anni per i tumori al seno di stadio II è intorno al 90% ed è stimata intorno al 70% circa nello stadio III. Lo stadio IV indica tumori metastatici il cui tasso di sopravvivenza a 5 anni è di circa il 25% (7).
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