Luca Pani: Decalogo per un cervello sano
La ricerca scientifica ha identificato dieci abitudini salutari capaci di aumentare la resilienza cerebrale, riducendo il rischio di declino cognitivo e malattie neurodegenerative come le demenze. I consigli del professor Luca Pani, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Miami.
1) Nutrire la propria curiosità: la curiosità non invecchia mai e il cervello ne è l'esempio vivente. Stimolare la mente attraverso l'apprendimento continuo, sperimentare l'arte o immergersi in nuove abilità non è solo una questione di piacere, ma una vera e propria palestra per le nostre capacità cognitive. Ogni nuova lingua imparata, strumento musicale suonato o tecnica pittorica esplorata, rappresenta un tassello in più nel mosaico della nostra salute mentale.
2) L'educazione come scudo: l'istruzione si rivela un potente alleato contro il declino cognitivo. Incoraggiare i giovani a perseguire la formazione più elevata possibile e mai smettere di imparare, anche in età adulta, è più di un consiglio: è una strategia di prevenzione. La conoscenza è come un vaccino che protegge la mente, rafforzandola contro i "germi" dell'invecchiamento.
3) Il movimento, elisir di lunga vita: l'esercizio fisico, già noto per i suoi benefici sul corpo, si rivela essenziale anche per il cervello. Attività che all'aiuto di farmaci. Una vittoria in questa lotta significa proteggere il cervello da un nemico insidioso che minaccia di corroderne le funzioni vitali dalle sue fondamenta. mentano la frequenza cardiaca e l'ossigenazione nutrono e detossificano i neuroni. Camminare, ballare, o anche il giardinaggio, diventano così non solo hobby ma veri e propri rituali di benessere cognitivo.
4) Protezione, un imperativo fisico: la vita è un'avventura ma ogni esploratore sa che la prudenza è la chiave per godersi il viaggio più a lungo. Non sottovalutate mai l'impatto anche di una minima concussione. Proteggere il capo durante le attività sportive e quotidiane è un gesto di rispetto verso il cervello, per aiutarlo a preservare la sua integrità e funzionalità.
5) Non fumare. Punto: il fumo è un nemico silenzioso che, se mai iniziato o lasciato per tempo, può accelerare o meno un declino cognitivo importante. Smettere di fumare è un atto di liberazione per i polmoni e un dono di lucidità per il cervello, che si ritrova letteralmente a respirare un'aria nuova, ricca di possibilità.
6) Equilibrio pressorio: come sapete bene la pressione sanguigna non è solo un numero sullo sfigmomanometro: è piuttosto un indicatore di come delle arteriole elastiche nutrono il cervello. Mantenere questo flusso in equilibrio significa permettere alla propria mente di rallentare il declino cognitivo.
7) Iperglicemia: il controllo del diabete è una battaglia che si vince a tavola, con l'esercizio e, se necessario, con l'aiuto di farmaci. Una vittoria in questa lotta significa proteggere il cervello da un nemico insidioso che minaccia di corroderne le funzioni vitali dalle sue fondamenta.
8) La giusta dieta: mangiare bene è un rito che nutre il corpo e arricchisce la mente. Una dieta equilibrata, ricca di verdure, proteine magre e cibi poco o per niente processati industrialmente, è il carburante preferito dal cervello per viaggiare attraverso le decadi con energia e lucidità.
9) Occhio alla bilancia: se tutti i precedenti "comandamenti' sono stati rispettati il peso corporeo non dovrebbe essere un problema. Non si tratta solo di una questione estetica, ma di influire direttamente sulla salute cerebrale. (Ri)trovare e mantenere il proprio peso forma è come camminare su un ponte sospeso verso il benessere, con la consapevolezza di procedere nella direzione giusta.
10) Dormire molto e bene: il sonno è il custode silenzioso della nostra salute mentale. Un riposo di qualità custodisce i ricordi, affila l'intelletto e ripulisce la mente dai detriti della giornata. Prendersi cura del proprio sonno significa rispettare l'enorme lavoro notturno del cervello, che in quelle ore silenziose ripara i propri pensieri e costruisce i sogni che guidano tutte le nostre azioni quotidiane.
PER APPROFONDIRE:
Adattato da Maria C. Carrillo, Ph.D., Alzheimer's Association Chief Science Officer and
Medical Affairs Lead, Newsletter Feb 11, 2024; https://aaic.alz.org/
Fonte: PuntoEffe magazine - giugno 2024
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