03 novembre 2024
Degenerazione maculare senile: cause, sintomi e cure
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Indice
Definizione
Degenerazione maculare senile: definizione e generalità
La degenerazione maculare senile, o legata all'età, è così definita perché insorge normalmente dopo i 50 anni. È una malattia della macula, la zona più centrale della retina ricchissima di fotorecettori, che va incontro a progressiva degenerazione, fino a causare deficit visivo irreversibile. Si distinguono una forma essudativa e una non essudativa, detta anche secca o atrofica.
La degenerazione maculare senile è la principale causa d'ipovisione nella fascia di età oltre i 55-60 anni
si calcola che, con l'invecchiamento della popolazione, tra 20-30 anni potrebbe esserne colpito, con vari livelli di gravità, il 40 per cento della popolazione sopra i 65 anni.
Cause
Degenerazione maculare senile: cause principali
L'eziologia è multifattoriale. Una correlazione sicura è con l'età (a rischio dai 55 anni in su), anche se da alcuni studi risulta che alcune alterazioni genetiche possono predisporre alla malattia. Un fattore di rischio modificabile, è il fumo di sigaretta: nelle persone che fumano e hanno una predisposizione genetica alla malattia, il rischio risulta molto aumentato
Altri fattori di rischio associati alla sua comparsa, sono: sesso maschile, abuso di alcol, diabete mellito, vita sedentaria, dieta povera di vitamine e acidi grassi (in particolare omega-3), ipertensione arteriosa, disturbi della coagulazione, esposizione prolungata e ripetuta a sorgenti di luce molto intense.
La correlazione è probabilmente dovuta alla differente esposizione solare delle madri, e quindi ai diversi livelli di vitamina D, nei primi mesi di gestazione, i più importanti per lo sviluppo del sistema immunitario dell'individuo.
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Sintomi
Degenerazione maculare senile: sintomi più comuni
La malattia si manifesta con una distorsione delle immagini che interessa il centro del campo visivo; difficoltà nella lettura e nello svolgimento di attività a distanza ravvicinata, in cui è richiesta la visione dei piccoli dettagli; alterata sensibilità al contrasto e alterata percezione dei colori. La degenerazione maculare non provoca la cecità totale, in quanto la visione paracentrale e laterale viene conservata ma si tratta di una patologia fortemente invalidante, che può avere anche gravi ripercussioni sul piano psicologico
Nelle forme essudative si ha anche metamorfopsia, cioè visione deformata degli oggetti.
Diagnosi
Degenerazione maculare senile: come efftuare la diagnosi
La diagnosi si pone dopo esame del fondo oculare e indagini di diagnostica per immagini della regione maculare,
Un esame molto facile da eseguire ed utilissimo per monitorare nel tempo l'evoluzione della patologia è il reticolo di Amsler (una griglia a quadretti con un punto centrale), che consente di riconoscere distorsioni o zone cieche centrali. Uno dei sintomi presenti è, infatti, una distorsione delle linee rette (righe di un quaderno, linee formate dalle mattonelle del pavimento) in prossimità del centro del campo visivo. In questi casi è importante sottoporsi a un controllo medico oculistico per una diagnosi precisa.
In alcuni casi, per meglio inquadrare la situazione clinica, si eseguono indagini di diagnostica per immagini della regione maculare, quali l'OCT (tomografia a coerenza ottica, esame non invasivo che consente di visualizzare i singoli strati della retina) e, quando necessario, l'angiografia con fluoresceina e/o l'angiografia al verde di indocianina.
La malattia non è da confondere con l'edema maculare diabetico, una patologia a sé stante.
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Cure
Degenerazione maculare senile: cure e rimedi
Per la forma non essudativa, o atrofica, non ci sono cure efficaci.
Per la forma essudativa si ricorre a fotocoagulazione laser, terapia fotodinamica ma l'attuale standard terapeutico è la terapia anti-VEGF (Vascular endotelial growth factor) somministrata mediante iniezione intra-vitreale.
Queste sostanze agiscono inibendo la proliferazione di nuovi vasi sanguigni della retina che provocano la comparsa di membrane sottoretiniche e di sanguinamenti. Questi farmaci (bevacizumab, ranibizumab, aflibercept e pegaptanib sodico sono i nomi dei principi attivi) permettono, quindi di rallentare il peggioramento visivo e qualche volta di recuperare parzialmente il deficit visivo.
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Prevenzione
Per poter prevenire la degenerazione maculare senile bisogna: eliminare il fumo; assumere integratori alimentari contenenti vitamine, oligoelementi e carotenoidi in formulazione adeguata: essi potrebbero rallentare la progressione della malattia retinica; indossare occhiali da sole con lenti protettive per ridurre il danno legato alle radiazioni solari. È consigliabile, inoltre, un cappello con visiera (anche per i bambini).
Prediligere poi diete ricche di frutta, verdura (in particolare quella a foglia larga) e omega-3 ma povere di grassi; praticare un'attività fisica sana e regolare; controllare l'ipertensione arteriosa e curare eventuali malattie cardiovascolari, tenere sotto controllo i grassi del sangue (colesterolo e trigliceridi nella norma), prevenire o curare l'obesità; effettuare controlli oculistici periodici.
Fonte: Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della cecità e la Riabilitazione Visiva
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