01 dicembre 2024
Aggiornamenti e focus
Giornata Mondiale contro l’AIDS: più consapevolezza per tutt*
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Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi quarant'anni, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) continua a essere una sfida importante per la salute pubblica mondiale. Anche in Italia, l'incidenza delle nuove diagnosi degli ultimi tre anni è in progressivo aumento.
Il primo dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l'AIDS, ed è un'occasione fondamentale per accrescere la consapevolezza sul virus HIV e per promuovere la solidarietà globale nella lotta contro questa pandemia.
VHIVIAN: la campagna di comunicazione
Per rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti delle persone che vivono con HIV e per dedicare più tempo al dialogo medico-paziente, nasce VHIVIAN, campagna di comunicazione promossa da ViiV Healthcare in collaborazione con Edra S.p.A.
VHIVIAN è rappresentata dalla pianta Aglaonema Pink, che simboleggia la necessità di attenzioni appropriate e specifiche, analogamente al consulto tra lo specialista e la persona con HIV. Le piante, simboli di crescita e rigenerazione, richiamano la possibilità per le persone con HIV non solo di vivere una vita attiva senza limitazioni, ma anche di migliorare la propria qualità di vita attraverso un approccio personalizzato e centrato sulla persona.
I numeri dell'HIV/AIDS
Nel 2023, in Italia, sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da HIV, pari a 4,0 nuovi casi per 100.000 residenti.1 Questo tasso pone l'Italia al di sotto della media dei Paesi dell'Europa occidentale, che registrano 6,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti. Inoltre, nel 2023 sono stati diagnosticati 532 nuovi casi di AIDS, con un'incidenza di 0,9 nuovi casi per 100.000 residenti.1 A livello globale, nel 2023, circa 630.000 persone sono decedute a causa di malattie legate all'AIDS, una diminuzione significativa rispetto ai 2,1 milioni di decessi del 2004 e 1,3 milioni del 2010.2 Questi dati riflettono i progressi nella prevenzione e nel trattamento, ma sottolineano anche la necessità di continuare a focalizzarsi sulla gestione efficace dell'HIV.
Terapie ad personam
Secondo la prof.ssa Antonella Castagna, dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, «ogni visita con il paziente rappresenta l'occasione per definire se il regime terapeutico che la persona con HIV sta assumendo è - per lui o lei - adeguato, con uno sguardo attento al suo stile di vita». Anche il prof. Andrea Gori, dell'Ospedale L. Sacco di Milano, sottolinea la necessità di un percorso personalizzato: «grazie alla più ampia disponibilità di farmaci antiretrovirali e opzioni terapeutiche altamente efficaci, oggi in Italia l'HIV può essere considerata una malattia cronica. Nel trattamento delle cronicità, il colloquio medico-paziente risulta centrale nella definizione della cura tramite l'ascolto e la comprensione dei bisogni».
Un aspetto cruciale di ogni terapia è l'aderenza ovvero la capacità del paziente di seguire tutte le raccomandazioni del medico riguardo alla terapia prescritta, inclusi orario, dose e frequenza.(3) In particolare, l'aderenza alla terapia antiretrovirale (ART) è determinante per la soppressione virale.(4)
I pazienti che si attengono attentamente alla loro terapia possono evitare la resistenza ai farmaci, rallentare la progressione dell'HIV e ridurre l'occorrenza di infezioni opportunistiche, oltre che della mortalità.(4) Una soppressione virale subottimale è infatti associata a esiti clinici peggiori.(5) L'aderenza è inoltre fondamentale per la prevenzione, in quanto la non rilevabilità del virus nel sangue della persona che vive con HIV impedisce di trasmetterlo per via sessuale.(5) È stata anche associata a una migliore qualità della vita, salute generale, funzione quotidiana, performance sociale, salute mentale e con conte di CD4 più elevate.(4)
Aderenza alla terapia: un approccio multidisciplinare
Le persone possono essere non aderenti a causa di diversi fattori, in genere correlati tra loro.(5) Una delle barriere principali all'aderenza all'ART è la complessità del regime terapeutico.(5) Altri fattori includono gli effetti indesiderati dei farmaci (5) e percezioni negative sulla qualità delle cure ricevute.(6) Caratteristiche sociodemografiche e barriere sociali come lo stigma, la solitudine o problemi abitativi possono contribuire a una riduzione dell'aderenza.(7)
Una valutazione personalizzata dell'aderenza dovrebbe coinvolgere un approccio multidisciplinare, includendo medici, infermieri, farmacisti e, se necessario, psicologi o assistenti sociali.(3) Una gestione efficace dell'HIV, infatti, deve tenere presente anche della presenza di barriere sociali come lo stigma, la solitudine, eventuali problemi abitativi, e la violenza personale, che possono contribuire a una riduzione dell'aderenza alla terapia.(7)
Le strategie per migliorare l'aderenza possono includere: utilizzo di promemoria (dispositivi come sveglie o app per smartphone);(3) miglioramento della comunicazione medico-paziente (instaurare un rapporto di fiducia e comprensione);(3) regimi terapeutici semplificati ( esempio, l'assunzione di una sola compressa al giorno o terapie a lunga durata d'azione).(5) Il coinvolgimento attivo degli operatori sanitari e un supporto continuo possono avere un impatto significativo sull'aderenza e, di conseguenza, sulla qualità della vita delle persone con HIV.(4)
RHIVOLUTION: una corretta informazione
RHIVOLUTION è una piattaforma digitale dedicata a creare un punto di riferimento sull'HIV, pensata per fornire informazioni affidabili e risorse di supporto a chi vive con il virus, ai professionisti della salute e al pubblico generale. Con una visione a lungo termine, RHIVOLUTION offre contenuti informativi sull'HIV, insieme a spunti pratici per agevolare il dialogo medico-paziente e sensibilizzare su temi di prevenzione e inclusione.
Vero o Falso sull'HIV
VERO
- Con le giuste cure, le persone con HIV possono vivere una vita lunga e serena. Con la terapia antiretrovirale moderna, l'aspettativa di vita delle persone con HIV si avvicina a quella della popolazione senza virus. Le terapie attuali sono più sicure, comode ed efficaci che mai.(7)
- Le persone con HIV in terapia efficace non trasmettono il virus. Se una persona ha una carica virale non rilevabile per almeno 6 mesi, non può trasmettere il virus ad altri. Questo concetto è noto come U=U (Undetectable = Untransmittable).(8)
- Una persona con HIV può avere figli sani. La trasmissione da madre a figlio dell'HIV può essere ridotta a meno dell'1% con la terapia antiretrovirale, rendendo rari i casi di bambini nati con infezione da HIV nei paesi industrializzati.(9)
- Le persona con HIV hanno diritto a prestazioni sanitarie gratuite. Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, mettendo a disposizione tutti i farmaci necessari per il trattamento.(10,11)
- Se non trattato, l'HIV è una patologia fatale. Senza terapia, l'HIV è una patologia fatale, con un tempo medio di sopravvivenza dal momento della sieroconversione di 8-10 anni.(12)
FALSO
- Si può contrarre l'HIV stando vicino o toccando una persona con HIV. L'HIV non si trasmette in assenza di scambi di sangue o rapporti sessuali.(8)
- L'HIV si può trasmettere con baci, saliva, lacrime o sudore. Il virus non si trasmette attraverso saliva, lacrime, sudore, né condividendo stoviglie, bagni, palestre, piscine e altri luoghi comuni.(8)
- Il medico non terrà conto delle mie esigenze... la mia vita sarà difficile. Oggi, la presa in carico della persona con HIV va oltre i medicinali. È importante tenere conto dei fattori medici, sociali e personali per garantire la sicurezza, tollerabilità ed efficacia della terapia.(7)
- Se non ho sintomi, non mi serve una terapia. Le linee guida raccomandano l'inizio della terapia antiretrovirale il prima possibile dopo la diagnosi, indipendentemente dalla conta dei CD4.(7) I benefici di un trattamento precoce sono ben noti, tra cui la riduzione della mortalità.(7)
Riferimenti Bibliografici
- Aggiornamenti delle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di AIDS in Italia al 31dicembre 2023. Notiziario dell'ISS. Volume 37 - Numero 11. Novembre 2024.
- Dati UNAIDS 2021. Disponibile online: https://www.unaids.org/en/resources/fact-sheet.
- Linee Guida Italiane sull'utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1 - anno 2017 (Accessibile al link https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2696_allegato.pdf)
- Chen, Wei-Ti et al. "Engagement with Health Care Providers Affects Self-Efficacy, Self-Esteem, Medication Adherence and Quality of Life in People Living with HIV". J AIDS Clin Res,4, 11 (2013):256. doi: 10.4172/2155-6113.1000256.
- Manalel, Jasmine et al. "Association of ART regimen and adherence to viral suppression: an observational study of a clinical population of people with HIV". AIDS Res Ther, 21, 1 (2024):68. doi: 10.1186/s12981-024-00657-w.
- de los Rios, Patricia et al. "Treatment aspirations and attitudes towards innovative medications among people living with HIV in 25 countries." Population Medicine, 2, (2020): 23. doi:10.18332/popmed/124781.
- Masters, Mary Clareet al. "Beyond one pill, once daily: current challenges of antiretroviraltherapy management in the United States." Expert Rev Clin Pharmacol,12,12 (2019): 1129-1143. doi:10.1080/17512433.2019.1698946.
- FAQ Ministerodella Salute. HIV e AIDS. (Accessibile al link: https://www.salute.gov.it/portale/p5_1_1.jsp?lingua=italiano&faqArea=aids&id=221)
- D'Arminio Monforte, Antonella, et al. "Pregnancy outcomes among ART-naive andART-experienced HIV-positive women: data from the ICONA foundation study group,years 1997-2013". J Acquir ImmuneDefic Syndr, 67, 3 (2014):258-67.doi: 10.1097/QAI.0000000000000297.
- Decreto Ministeriale 28 maggio 1999, n. 329. (Accessibile al link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1999/09/25/099G0403/sg)
- Piano Nazionaledi Interventi contro HIV e AIDS (PNAIDS) 2017-2019 (Accessibile al link: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2655_allegato.pdf)
- Sabin, Caroline etal, "Do people with HIV infection have a normal life expectancy in the era ofcombination antiretroviral therapy?" BMC Medicine, 11 (2013):251. doi:10.1186/1741-7015-11-251.
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