Si può mangiare anche durante il travaglio

06 novembre 2015
Aggiornamenti e focus

Si può mangiare anche durante il travaglio



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Se una donna non ha particolari problemi di salute, non ci sono motivazioni valide per evitare cibo e bevande durante le ore che precedono il parto. Ne sono convinti i ricercatori della Memorial University in Canada, autori di uno studio recentemente presentato al congresso annuale degli anestesisti statunitensi, Anesthesiology 2015.

«Le linee guida suggeriscono il digiuno durante il travaglio per evitare il rischio che le future mamme aspirino particelle solide o liquide nei polmoni con il rischio di seri problemi respiratori» afferma Christopher Harty, co-autore del lavoro, che poi aggiunge «i progressi compiuti in ambito anestesiologico e medico in generale ci fanno però pensare che questo rischio sia oggi davvero molto basso».

Per dimostrare la loro teoria, Harty e colleghi hanno analizzato 385 studi sull'argomento pubblicati a partire dal 1990, scoprendo che anche i dati dimostrano quanto il rischio si sia ridotto rispetto al passato e sia oggi praticamente inesistente: un solo caso di aspirazione legata a travaglio e parto negli Stati Uniti tra il 2005 e il 2013, in una donna che aveva problemi di pressione alta in gravidanza (pre-eclampsia). In linea anche i risultati relativi al Regno Unito.

«Questi miglioramenti sono legati anche al minor utilizzo dell'anestesia mediante maschera in favore dell'epidurale e del blocco spinale» sostiene l'autore che poi spiega i vantaggi di mangiare durante il travaglio. «Una donna durante il travaglio ha bisogno di una quantità di calorie simile a quella di un maratoneta» precisa Harty. Il digiuno troppo prolungato costringe l'organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia rendendo più acido il sangue di mamma e piccolo e allungando potenzialmente il tempo del travaglio a causa di una riduzione delle contrazioni. Inoltre, non mangiare rappresenta uno stress emotivo per la mamma e può allontanare il sangue da utero e placenta aumentando anche lo stress nel bambino.

«Non bisogna dimenticare che in alcune condizioni particolari, come la presenza di obesità o pre-eclampsia il digiuno resta la scelta migliore» puntualizza Erin Sprout, co-autrice della ricerca. In tutti gli altri casi, gli autori consigliano alle future mamme di parlare con ginecologi e anestesisti per capire se durante il travaglio è possibile consumare un pasto leggero, fatto di frutta, zuppe, sandwich leggeri, succhi di frutta e acqua.



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