Eiaculazione precoce: cause, sintomi, diagnosi e terapie

03 marzo 2016
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Eiaculazione precoce: cause, sintomi, diagnosi e terapie



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L'eiaculazione precoce rappresenta la disfunzione sessuale maschile più frequente abbracciando il 20/30 per cento di tutta la popolazione. Basandoci su ampie statistiche possiamo asserire che un uomo su quattro soffre di eiaculazione precoce. L'eiaculazione precoce può essere definita come un'eiaculazione che, in seguito a stimolazione sessuale, si verifica prima, durante o subito dopo la penetrazione. Chiaramente tale condizione è fonte di insoddisfazione sia nell'uomo che nel partner con un impatto fortemente negativo sulla relazione di coppia.

Descrivere in un articolo il complesso meccanismo neurofisiologico dell'eiaculazione è praticamente impossibile, ricordiamo solo che alla formazione del liquido seminale contribuiscono i testicoli, le vie spermatiche e le ghiandole annesse (prostata, vescicole seminali, ghiandole bulbo uretrali).

Il meccanismo fisiologico prevede una fase di eccitazione, una fase di plateau, una fase orgasmica e una fase di risoluzione. Il fenomeno espulsivo vede l'attivazione della muscolatura striata del pavimento pelvico, in particolare dalle contrazioni ritmiche dei muscoli bulbo cavernosi e ischio cavernosi. Tutte le fasi sono sotto il controllo del sistema nervoso centrale e periferico. Le informazioni provenienti dalla periferia influenzano e modulano l'attività dei centri superiori cerebrali attraverso la mediazione del midollo spinale. Dai centri superiori cerebrali si originano, quindi, impulsi nervosi diretti alla periferia.
A livelli centrale concorrono vari modulatori, neurotrasmettitori, che modulano i tempi del riflesso eiaculatorio; un ruolo particolarmente rilevante lo svolge la serotonina con i suoi recettori. In condizioni normali la serotonina è rilasciata dai neuroni e va ad agire sui recettori dopodiché viene "recuperata" nuovamente dai neuroni. Alcune persone hanno un recupero eccessivo della serotonina cerebrale, rendendola quindi meno disponibile. Su questo meccanismo si basano alcuni aspetti della eiaculazione precoce: la scarsa quantità di serotonina (conosciuta come ormone del piacere) è responsabile di tempi eiaculatori più brevi.

Essenzialmente classifichiamo l'eiaculazione precoce in:

- Primaria o lifelong, esordisce con l'inizio della attività sessuale, con quasi tutte le partner e i rapporti. Ha spesso un origine neurobiologica (genetica). In alcuni casi la causa banalmente può farsi risalire alla presenza di un frenulo preiaculazione precoceuziale corto, una fimosi, una ipersensibilità del glande, che creano disagio e iperstimolazione con conseguente anticipazione del riflesso eiaculatorio.

- Acquisita o secondaria, si verifica a un certo momento della vita di un uomo dopo periodi di normale attività sessuale, può essere di tipo situazionale e può avere una causa medica (disfunzione erettile, ipertiroidismo, prostatiti) o una causa psicologica: disturbi psicologici e relazionali. Anche l'assunzione di farmaci (anfetamine, agonisti dopaminergici) e sostanze stupefacenti (cocaina) possono causare una eiaculazione precoce secondaria.

Prima di iniziare il trattamento è fondamentale valutare in maniera approfondita le aspettative del paziente. La terapia della eiaculazione precoce ha come obiettivo primario l'aumento del controllo della eiaculazione determinando di conseguenza un incremento del tempo di latenza eiaculatoria e riducendo i livelli di ansia e di stress generati dalla patologia.

Sarebbe utilissima una collaborazione tra andrologo e sessuologo clinico per gestire insieme al paziente gli aspetti organici e psicogeni della patologia.

Al momento le terapie mediche proponibili al paziente sono:
  • L'uso della dapoxetina, aumenta la disponibilità della serotonina, per il trattamento orale on demand della eiaculazione precoce.
  • L'utilizzo di iposensibilizzanti locali per il controllo della ipersensibilità glandolare e del frenulo corto, che possono poi trovare definitiva soluzione della frenulotomia, circoncisione, neurotomia glandolare.
  • L'utilizzo fuori indicazione di serotoninergici (parola elegante per indicare gli antideiaculazione precoceressivi).
  • L'utilizzo in fitoterapia di integratori a base di griffonia, erba utile per la sintesi del triptofano e quindi della serotonina.

Dr Andrea Militello
Medico chirurgo, specialista in Urologia, specialista in Andrologia



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