12 novembre 2024
Eiaculazione precoce: cause, sintomi e cure
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Indice
Definizione
Eiaculazione precoce: definizione e generalità
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale piuttosto comune negli uomini sotto i 60 anni d'età, caratterizzata da breve tempo di latenza eiaculatoria e scarso o assente controllo sull'eiaculazione. Può essere primaria o congenita, quando compare alla prima esperienza sessuale e continua tutta la vita; oppure secondaria quando compare gradualmente o improvvisamente, dopo una storia di eiaculazione normale. Il disturbo si ripercuote negativamente sulla vita personale con angoscia, frustrazione, rifiuto dell'intimità sessuale.
Cause
Eiaculazione precoce: cause principali
La risposta sessuale maschile, di norma, è costituita da 4 fasi: desiderio, eccitazione, orgasmo (eiaculazione), detumescenza del pene. L'eiaculazione precoce è un disturbo della terza fase di questo percorso, deriva dalla rapida progressione delle prime 2 fasi, senza che l'eccitazione sia alterata o elevata. L'eiaculazione è regolata dal sistema nervoso centrale e la sua disfunzione è molto probabilmente legata più a fattori neurobiologici che psicologici, con un coinvolgimento di vari neurotrasmettitori: in particolare l'eiaculazione precoce sarebbe associata a bassi livelli sinaptici di serotonina.
L'eiaculazione precoce secondaria può essere conseguenza di disfunzione erettile, prostatiti, ipertiroidismo, uso di droghe, ansia, stress.
Sintomi
Visualizza le schede dei sintomi più comuni per questa patologia:
Eiaculazione precoce: sintomi più comuni
Scarso o molto scarso controllo sull'eiaculazione; disagio personale da moderato a eccessivo; scarsa o molto scarsa soddisfazione riguardo il rapporto sessuale; difficoltà interpersonali legate al disturbo.
Diagnosi
Eiaculazione precoce: come efftuare la diagnosi
Un'accurata anamnesi del vissuto riferito dal paziente, oltre all'esclusione di altre patologie come causa primaria, sono sufficienti per diagnosticare la malattia.
Cure
Eiaculazione precoce: cure e rimedi
Per le forme primarie si ricorre talvolta all'applicazione topica di creme o spray contenenti anestetici, come lidocaina o prilocaina, che desensibilizzano il pene. Sono anche disponibili farmaci specifici che agiscono sul sistema nervoso centrale aumentando i livelli in circolo di serotonina
Cure complementari
Terapie cognitive e comportamentali garantiscono talora buoni risultati in una metà dei pazienti, ma i benefici non si mantengono sul lungo periodo e, in definitiva, non ci sono tecniche di efficacia validata.
L'utilizzo di preservativi ritardanti, contenenti anestetico, è efficace nell'immediato ma non aiuta la risoluzione della malattia.
Fonte: Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams)
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