Che cos'è l'ulcera

20 giugno 2008
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Che cos'è l'ulcera



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"Mi farai venire l'ulcera!". Quante volte sarà capitato di sentire questa frase. Eppure nonostante la sua familiarità molte restano ancora le cose da chiarire riguardo all'ulcera, alla sua genesi e alle sue cause.

Definizione


Durante il suo normale percorso il cibo attraversa l'esofago e raggiunge lo stomaco; qui avviene la digestione mediata da acidi ed enzimi che costituiscono il succo gastrico. Il cibo quindi viene dirottato al duodeno, porzione superiore del piccolo intestino, dove viene completata la digestione e si ha l'assorbimento nutritivo. In condizioni patologiche, le cui cause sono complesse e ancora non del tutto conosciute, aumenta la produzione acida ed enzimatica, mentre diminuisce la quantità di fattori protettivi che rivestono lo stomaco. Il succo gastrico agisce così in modo aggressivo sulla mucosa che riveste lo stomaco e si produce prima una infiammazione della parete gastrica e quindi la sua erosione o per meglio dire ulcerazione, da cui il nome di ulcera per definire la patologia.

Epidemiologia


Pare che almeno 20 milioni di americani abbiano avuto almeno un ulcera nel corso della loro vita, di questi 40000 finiscono ogni anno sotto i ferri del chirurgo per il persistere dei sintomi o di problemi legati all'ulcera, mentre 6000 possono addirittura morire per complicazioni. Il dato italiano è della stessa portata. Secondo uno studio condotto dal dipartimento di Medicina Interna dell'Università di Bologna si può parlare di circa un milione di casi l'anno. Si tratta tra l'altro di una patologia che interessa tutte le fasce d'età, anche se gli adolescenti ben difficilmente ne sono colpiti ed ancora meno lo sono i bambini. Si può comunque distinguere tra ulcera duodenale, la più frequente 65% dei casi, che si verifica per la prima volta tra i 30 e i 50 anni ed è più comune tra gli uomini e quella gastrica che invece caratterizza in genere gli ultrasessantenni e soprattutto le donne. Un altro aspetto degno di nota riguarda i costi a carico del servizio sanitario, pare infatti che in Italia ogni anno si spendano 300 miliardi di lire solo per i farmaci per ulcere e gastriti e 30 miliardi per la diagnosi, finora fatta con metodi invasivi e costosi.

Le cause

Si tratta dell'argomento più spinoso anche se in pratica si possono ricondurre gli agenti eziologici a tre tipi: fisiologici, chimici ed infettivi. Se si è infatti creduto per lungo tempo che le cause predominanti dell'ulcera fossero lo stress e l'alimentazione scorretta, si è data poi importanza ad uno squilibrio tra l'azione dei succhi gastrici, da una parte, e il potere di difesa della mucosa gastrica, dall'altra, associati a numerosi fattori correlati allo stile di vita quali il fumo, la caffeina, l'alcol e infine lo stress sia fisico sia emozionale. Oggi è stato dimostrato che la maggior parte delle ulcere si svilupperebbe in seguito ad una vera e propria infezione della mucosa gastroduodenale causata da un germe, l'Helicobacter pylori, che giocherebbe il ruolo principale nella produzione della lesione ulcerosa rispetto ai cofattori suddetti. È una conclusione ancora discussa anche se è significativa l'efficacia del trattamento antibiotico in parecchi casi di ulcera. Tra le cause vanno poi ricordati alcuni farmaci, come gli antiinfiammatori in genere, che oltre a favorire la formazione di ulcere più o men gravi possono aumentare il rischio di sanguinamento di un'ulcera preesistente. Aspirina, oxicami e naprossene sodico, fra gli altri, interferiscono con la capacità dello stomaco di produrre la mucosa protettiva e condizionano anche l'afflusso di sangue nella zona gastrica. Diventa così semplice per i succhi gastrici esercitare la loro azione aggressiva.

I sintomi

La sintomatologia è inizialmente subdola e poco chiara, tanto che molti pazienti con l'ulcera possono non avere alcun sintomo e andare incontro a una guarigione spontanea. Il sintomo più comune è un dolore bruciante nella parte centro superiore dell'addome, che può durare da alcuni minuti a parecchie ore. Si tratta di un dolore intermittente a volte descritto come senso di indolenzimento, pressione, pesantezza o sensazione di vuoto o di fame. A questo dolore sono associati in parecchi casi nausea, vomito, mancanza di appetito e calo del peso. Sono possibili anche complicazioni come emorragia, perforazione (seguita da peritonite) o processi ostruttivi. Esistono peraltro differenze significative tra l'ulcera gastrica e quella duodenale, la prima infatti è spesso più "cattiva" durante il giorno e non è alleviata dall'assunzione di cibo che anzi può peggiorare i sintomi. L'ulcera duodenale invece è più frequente di notte, e i suoi sintomi possono essere attenuati dall'assunzione di cibo o bevendo del latte; di solito, però, si ripresenta due o tre ore dopo il pasto.

Che cosa si deve fare

Per chiudere una serie di consigli in pillole, per prevenire eventuali ulcere.
  • Non fumare
  • Non assumere regolarmente aspirina, ma anche tutti i farmaci analgesici antinfiammatori, per lunghi periodi se non sotto controllo del medico e su sua prescrizione
  • Consumare i pasti ad orari regolari
  • Imparare a riconoscere ed evitare quegli alimenti che provocano un peggioramento dei sintomi
  • Evitare i superalcolici
  • Evitare il più possibile gli stress
  • Riposare il più possibile.
Marco Malagutti



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