14 gennaio 2005
Aggiornamenti e focus
Niente fumo in gravidanza
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Tempi duri per chi fuma. Non riuscire a rinunciare alle tanto bistrattate sigarette neanche quando si è in gravidanza aumenta, infatti, il rischio di sviluppare diabete gestazionale, la forma tipica del periodo. A questa conclusione è giunto uno studio dell'American Journal of Epidemiology che, peraltro, non è stato in grado di rivelare quale sia esattamente il legame. Ma che cos'è il diabete gestazionale?
Si tratta del diabete tipico della gravidanza che nella maggior parte dei casi insorge durante il secondo o terzo trimestre con una frequenza che varia dal 4 al 10% di tutte le gravidanze. Durante il secondo trimestre la placenta comincia a produrre molti ormoni e proprio questi possono bloccare l'azione dell'insulina nella madre provocandole la cosiddetta insulinoresistenza. Se l'organismo della madre non è in grado di produrre la quantità sufficiente ad affrontarla, la glicemia aumenterà provocando così una iperglicemia. L'iperglicemia della madre, con il conseguente eccessivo passaggio di zuccheri dalla madre al feto, stimola nel feto una aumentata produzione di insulina. La quale, a sua volta, fa entrare più zucchero del normale nelle cellule fetali, determinando un eccessivo aumento di peso. Bisogna così intervenire per tempo con misure adeguate per evitare problemi sia nella madre sia nel bambino. L'ideale sarebbe diagnosticarlo precocemente: esistono, infatti, interventi terapeutici appropriati. L'esame specifico per identificare il diabete gestazionale viene fatto attorno alla 28esima settimana ma anche prima se il medico lo ritiene opportuno. Qualora venisse riscontrato, gli interventi vanno da quelli dietetici al consiglio di una regolare attività fisica. E' bene poi anche effettuare regolari controlli della glicemia. Ma chi è colpito dalla malattia?
Il diabete gestazionale interessa soprattutto le donne obese o in là con gli anni o ancora con casi di diabete in famiglia. Lo studio statunitense aggiunge però anche il fumo tra i possibili fattori di rischio. Nella ricerca, condotta su 4500 donne incinte, la media dei livelli di glicemia era più alta tra le donne che fumavano e più bassa tra quelle che non avevano mai fumato o avevano smesso prima della gravidanza. Come risultato i tassi di incidenza del diabete gestazionale erano più alti tra le fumatrici, 4,4% e più bassi tra le non fumatrici, 1,8%. Le donne che hanno smesso di fumare subito prima o durante la gravidanza avevano tassi di incidenza intermedi, da 1,9% a 2,5%. Se l'associazione tra fumo e diabete fosse causale allora - concludono i ricercatori - il 47% dei casi di diabete gestazionale nelle fumatrici e il 10% in tutte le donne può essere potenzialmente attribuito al fumo o all'esposizione a esso. Dalle prossime ricerche si attendono ulteriori conferme.
Marco Malagutti
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Diabete gestazionale cioè
Si tratta del diabete tipico della gravidanza che nella maggior parte dei casi insorge durante il secondo o terzo trimestre con una frequenza che varia dal 4 al 10% di tutte le gravidanze. Durante il secondo trimestre la placenta comincia a produrre molti ormoni e proprio questi possono bloccare l'azione dell'insulina nella madre provocandole la cosiddetta insulinoresistenza. Se l'organismo della madre non è in grado di produrre la quantità sufficiente ad affrontarla, la glicemia aumenterà provocando così una iperglicemia. L'iperglicemia della madre, con il conseguente eccessivo passaggio di zuccheri dalla madre al feto, stimola nel feto una aumentata produzione di insulina. La quale, a sua volta, fa entrare più zucchero del normale nelle cellule fetali, determinando un eccessivo aumento di peso. Bisogna così intervenire per tempo con misure adeguate per evitare problemi sia nella madre sia nel bambino. L'ideale sarebbe diagnosticarlo precocemente: esistono, infatti, interventi terapeutici appropriati. L'esame specifico per identificare il diabete gestazionale viene fatto attorno alla 28esima settimana ma anche prima se il medico lo ritiene opportuno. Qualora venisse riscontrato, gli interventi vanno da quelli dietetici al consiglio di una regolare attività fisica. E' bene poi anche effettuare regolari controlli della glicemia. Ma chi è colpito dalla malattia?
Fumo come fattore di rischio
Il diabete gestazionale interessa soprattutto le donne obese o in là con gli anni o ancora con casi di diabete in famiglia. Lo studio statunitense aggiunge però anche il fumo tra i possibili fattori di rischio. Nella ricerca, condotta su 4500 donne incinte, la media dei livelli di glicemia era più alta tra le donne che fumavano e più bassa tra quelle che non avevano mai fumato o avevano smesso prima della gravidanza. Come risultato i tassi di incidenza del diabete gestazionale erano più alti tra le fumatrici, 4,4% e più bassi tra le non fumatrici, 1,8%. Le donne che hanno smesso di fumare subito prima o durante la gravidanza avevano tassi di incidenza intermedi, da 1,9% a 2,5%. Se l'associazione tra fumo e diabete fosse causale allora - concludono i ricercatori - il 47% dei casi di diabete gestazionale nelle fumatrici e il 10% in tutte le donne può essere potenzialmente attribuito al fumo o all'esposizione a esso. Dalle prossime ricerche si attendono ulteriori conferme.
Marco Malagutti
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